E' verissimo che il maltempo ha fatto mancare lo spettacolo nelle prove libere del weekend di
Misano della
MotoGp. Con l'arrivo del sole però il tracciato romagnolo ci ha regalato senza ombra di dubbio una delle qualifiche più tirate dell'intera stagione, con i primi tutti vicinissimi e la pole position che ha cambiato proprietario tantissime volte negli ultimi dieci minuti.
Alla fine a festeggiare è stato
Dani Pedrosa, che nel suo ultimo tentativo ha sfoderato un T4 davvero mostruoso, riuscendo a fermare il cronometro su un tempo di 1'33"857 e balzando davanti a
Jorge Lorenzo per appena 18 millesimi. Il pilota della
Honda, dunque, ha confermato di essere l'uomo del momento nella classe regina, oltre ad aver dato la sensazione di aver trovato un ottimo setting per la sua
RC213V in ottica gara.
Il rivale della
Yamaha forse stava già pregustando il sapore della pole position, ma alla fine si è dovuto accontentare della piazza d'onore, anche se questa non sembra neanche la peggiore delle notizie per lui. Nel corso della sessione il maiorchino si è lamentato parecchio del grip trovato per la sua
M1: a riprova di questo il suo passo di gara non sembra particolarmente buono e il miglioramento è arrivato solo con la gomma morbida.
La prima fila si completa poi con
Cal Crutchlow, all'ennesima bella prestazione dopo aver conquistato il suo primo podio in MotoGp a Brno. Il britannico della
Yamaha Tech 3 ha anche accarezzato il sogno della pole position, visto che fino ad un minuto dalla fine era lui a comandare il gruppo, chiudendo poi con un passivo di 144 millesimi.
E in pole provvisoria ci era stato anche
Stefan Bradl, dimostrando di aver fatto un passo avanti importante nei test delle scorse settimane, nei quali ha trovato una buona posizione di guida per la sua
RC213V del team LCR. Ma il quinto tempo di
Alvaro Bautista testimonia forse l'ottimo feeling delle
Honda con questo tracciato: raramente lo spagnolo era stato tanto competitivo in questa stagione, fatta eccezione per la pole ottenuta a Silverstone.
E ci sono tutto sommato notizie positive anche in casa
Ducati, con
Valentino Rossi che torna ad artigliare un posto in seconda fila. Il nuovo telaio ed il nuovo forcellone sembrano aver effettivamente migliorato la
Desmosedici e il
"Dottore" è riuscito a limitare il distacco a sette decimi, precedendo le due
Yamaha dei suoi "eredi"
Andrea Dovizioso e Ben Spies, che invece sono senza dubbio tra le note dolenti della sessione, con l'americano che si è anche reso protagonista di una scivolata.
Dietro di loro completa la terza fila
Jonathan Rea, al debutto sulla
Honda RC213V dell'infortunato
Casey Stoner. Il distacco di 1"5 da
Pedrosa è ancora molto ampio, ma non si può non notare la sua crescita: nel primo test a Brno viaggiava a circa 3" dallo spagnolo. Dunque, piano piano, il pilota proveniente dalla SBK sta prendendo confidenza con la moto e con le gomme
Bridgestone.
Decimo tempo per il rientrante
Nicky Hayden, che corre con una mano ancora dolorante. A Misano si è rivisto anche
Hector Barbera, tornato sulla sua
Ducati dopo tre gare d'assenza. Lo spagnolo è 13esimo, alle spalle anche della prima delle
CRT, che è la
ART-Aprilia di Randy De Puniet, 12esima a 1"8.
MotoGp - Misano - Qualifiche
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