Gli ultimi minuti della seconda sessione di prove libere del
Gp di San Marino e della Riviera di Rimini sono sembrati quasi una vera e propria qualifica, con i primi quattro che si sono giocati le posizioni di vertice davvero sul filo dei millesimi.
A spuntarla è stato ancora una volta
Marc Marquez, che nei primi minuti del turno ha subito piazzato il suo 1'34"200, portando la sua
Honda RC213V davanti a tutti. Un tempo che all'inizio lo aveva visto staccare il resto del gruppo e che poi ha avvicinato tante volte, senza riuscire però a migliorarlo.
Con il passare dei minuti invece si è avvicinata sempre di più l'altra
Honda di Dani Pedrosa, che alla fine ha chiuso con un gap di soli 33 millesimi dal leader del
Mondiale. Rispetto a questa mattina si sono fatte sotto anche le
Yamaha, anche se il gap delle due
M1, da oggi dotate del
cambio seamless, è di circa un paio di decimi.
Se stamani
Valentino Rossi era riuscito a stare vicino a
Jorge Lorenzo, pomeriggio il pesarese ha fatto anche meglio, mettendosi dietro lo spagnolo (parso molto contrariato dopo la bandiera a scacchi) anche per appena pochi millesimi. Peccato solo per il suo ultimo giro, perchè se non avesse incontrato sulla sua strada
Lukas Pesek, forse avrebbe anche potuto insidiare il secondo posto di
Pedrosa.
A dispetto delle lamentele di stamani, quando aveva detto di pensare di meritarsi una moto migliore,
Aleix Espargaro si è reso protagonista di una prova sorprendente portando la sua
ART-Aprilia CRT addirittura in quinta posizione a solo mezzo secondo da
Marquez.
In questo modo si è inserito davanti alla
Honda satallite di
Alvaro Bautista e all'altra sorpresa di queste Libere 2, ovvero
Michele Pirro. Tornato in sella alla sua
Desmosedici "laboratorio", il collaudatore della
Ducati ha sfruttato il lavoro svolto qui nelle ultime settimane per ridurre a meno di 0"7 il suo gap dalla vetta e risultando il migliore tra i piloti della Rossa.
Andrea Dovizioso infatti è subito dietro di lui, in ottava posizione, mentre
Nicky Hayden è solo 12esimo, alle spalle anche di
Stefan Bradl, autore di una caduta senza conseguenze (così come
Bradley Smith e Karel Abraham), di un
Cal Crutchlow ancora alle prese con un braccio dolorante e di
Andrea Iannone.
MotoGp - Misano - Libere 2
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