L'occasione era ghiotta e
Marc Marquez non se l'è fatta scappare: complice la contemporanea assenza di
Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, lo spagnolo della
Honda aveva l'opportunità di portarsi in vetta alla classifica iridata conquistando il gradino più alto del podio al
Sachsenring e la missione è stata compiuta perfettamente.
"El Cabronsito" ha portato a casa la sua seconda vittoria nella classe regina, ma è anche la sua quarta consecutiva nel
Gp di Germania (in precedenza aveva vinto in 125 Gp e due volte in Moto2) ed è stato un successo perentorio, arrivato dopo un avvio prudente ed una fuga poderosa.
Scattato non troppo bene dalla pole position, ha girato per quarto alla prima curva, alle spalle di
Stefan Bradl, Valentino Rossi ed un sorprendente
Aleix Espargaro. Rimasto due giri dietro alla
ART-Aprilia CRT, ha trovato il sorpasso alla prima curva al terzo giro e poi ha iniziato a rampare sul
"Dottore", scavalcandolo un giro più tardi alla curva che immette sul traguardo con una manovra decisa, ma pulita.
Al quinto giro poi si è sbarazzato anche di
Bradl ed ha approfittato del leggero tappo che il tedesco ha iniziato a fare su
Rossi e Crutchlow per prendersi un paio di secondi di vantaggio. Nell'arco di pochi giri però anche i due piloti della
Yamaha sono riusciti a liberarsi del tedesco, dando vita ad un duello piuttosto acceso, che è durato fino a metà gara.
Ovvero fino a quando
Crutchlow è riuscito a rompere gli indugi, trovando un bellissimo sorpasso ai danni di
Rossi alla penultima curva e dando poi vita al sogno di provare ad andare a riprendere
Marquez: per un paio di giri il britannico ha piazzato il giro più veloce della corsa, riducendo il suo gap dal leader fino ad 1"5 nonostante fosse in condizioni fisiche precarie, ma poi il rivale della
Honda ha reagito ed ha iniziato a girare sui suoi stessi tempi, portandosi questo margine fino alla bandiera a scacchi.
Dopo aver subito il sorpasso di
Crutchlow, Valentino ha capito di non avere il passo per seguire l'altra
M1 ed ha un po' tirato i remi in barca, accontentandosi di portare a casa il suo terzo podio stagionale e di accorciare sensibilmente una classifica di campionato che ora vede i primi cinque racchiusi nello spazio di appena 37 punti: comanda
Marquez, con
Pedrosa a -2,
Lorenzo a -11,
Crutchlow a - 31 e proprio
Rossi a -37.
L'ottimo spunto, con tanto di cinque giri al comando, non è bastato a
Stefan Bradl per conquistare davanti al proprio pubblico il suo primo podio in
MotoGp. Alla fine il tedesco della
Honda LCR ha chiuso la sua gara in solitaria, chiudendo quarto, davanti all'altra
Honda di Alvaro Bautista e alla
Yamaha di Bradley Smith.
Nonostante le assenze in griglia, la migliore delle
Ducati non è riuscita a fare meglio del settimo posto, con
Andrea Dovizioso che alla fine è riuscito almeno a regolare la
CRT di Aleix Espargaro, che alla distanza si è un po' persa dopo un avvio davvero strepitoso. Per
"Dovipower" il passivo però è ancora una volta di mezzo minuto ed è andata anche peggio a
Nicky Hayden e Michele Pirro, nono e decimo in tandem ad oltre 45".
Parlando di italiani merita poi di essere sottolineato il doppio ingresso a punti di
Danilo Petrucci e Claudio Corti, rispettivamente 14esimo e 15esimo al traguardo con le loro
CRT dopo aver preso il via dalla quarta fila dello schieramento.
MotoGp - Sachsenring - Gara
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