Marc Marquez ha fatto un altro passo importante verso la conquista del suo primo titolo iridato della
MotoGp, che arriverebbe all'esordio nella classe regina, conquistando la sua sesta affermazione stagionale sul saliscendi spagnolo di
Motorland Aragon e portando a 39 lunghezze il suo vantaggio in classifica su
Jorge Lorenzo. Tanti punti se si pensa che mancano solo quattro gare alla fine del campionato.
Ancora una volta il più brillante al via era stato proprio il rivale della
Yamaha, che come lui montava una gomma morbida anche all'anteriore. Il maiorchino è riuscito ad aprire il gap tre la sua
M1 e le due
Honda nelle prime tornate, ma poi in un paio di giri le
RC213V si sono rifatte sotto capitanate da
Dani Pedrosa.
Al sesto giro però i due piloti della
HRC hanno provato a fare un bel regalo a
Jorge: "El Cabronsito" è arrivato lungo alla curva 12 tentando di attaccare all'esterno il compagno di squadra. In questo modo ha provocato anche un leggero scomponimento di
Pedrosa: Marc ha ammesso una lieve toccata, con la quale ha colpito il sensore del traction control del connazionale, che pochi metri più tardi ha innescato un violento highside quando quest'ultimo ha spalancato il gas.
Dani è stato portato via in ambulanza e all'inizio si temeva che si fosse anche fatto male alla gamba sinistra. I controlli effettuati al centro medico fortunatamente hanno escluso problemi, ma ad essere ferito è sicuramente il morale di
"Camomillo", che oggi precipita a -59 e probabilmente deve dire definitivamente addio alla corsa al titolo.
Una volta tornato in pista
Marquez si è invece rimesso in caccia di Lorenzo e lo ha riagganciato ad una decina di giri, quando è riuscito a concretizzare il sorpasso alla già citata curva 12. Inizialmente la sensazione è stata che forse il pilota della
Yamaha gli avesse lasciato strada per studiare l'avversario, ma alla distanza si è capito che in realtà
Marc ne aveva di più e che si stava semplicemente involando verso un'altra vittoria.
Il ritiro di
Pedrosa ha regalato una ghiotta occasione a
Valentino Rossi per tornare sul podio e il
"Dottore" non l'ha sprecata, anche se ha dovuto lottare piuttosto a lungo con
Alvaro Bautista. Lo spagnolo della
Honda Gresini lo aveva superato a sei giri dalla fine, ma poi il pesarese ha replicato al penultimo passaggio. Ad aiutarlo ci ha poi pensato
Stefan Bradl, che ha provato senza successo a contendere la quarta piazza a
Bautista, permettendo a
Rossi di allungare.
Incolore la gara di
Cal Crutchlow, che è sempre rimasto nella scia di questo terzetto, finendo però per fare solo da spettatore senza riuscire ad inserirsi nella lotta. Dietro di lui, ma molto più staccato, si è piazzato il compagno di squadra
Bradley Smith, che ha preceduto il terzetto di
Ducati composto da
Andrea Dovizioso, Nicky Hayden ed Andrea Iannone.
Per quanto riguarda le
CRT, la vittoria è andata anche oggi al mattatore della stagione 2013
Aleix Espargaro, che dopo essere risalito fino al nono posto con la sua
ART-Aprilia, ha poi perso colpi nel finale chiudendo 11esimo, giusto davanti a
Yonny Hernandez, che correva per la prima volta con la
Ducati.
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