Per fortuna che
Le Mans doveva essere la pista della
Yamaha! A giudicare dall'esito della prima sessione di prove libere del
Gp di Francia della
MotoGp, bisogna dire che non si poteva fare un pronostico più sbagliato: davanti a tutti ci sono infatti le quattro
Honda RC212V ufficiali.
A capitanare la pattuglia della Casa giapponese ci ha pensato
Casey Stoner, saldamente al comando praticamente per tutta la durata del turno. Con il suo 1'34"133, l'australiano ad un certo punto aveva scavato un solco di oltre un secondo anche nei confronti dei proprio compagni, salvo poi vedersi riavvicinare nel finale da
Dani Pedrosa, che ha chiuso staccato di un paio di decimi.
Terzo e quarto tempo poi per il tandem tricolore composto da
Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli, che però pagano già distacchi importanti, nell'ordine degli oltre sette decimi. Per il
Dovi c'è almeno la consolazione di essere riuscito per una volta a cominciare il weekend senza essere il più lento dei piloti di casa
Honda.
Solo quinto, ma soprattutto staccato di oltre un secondo,
Jorge Lorenzo. Per chi cominciava questo weekend essendo considerato il favorito questa prima sessione deve essere stata una vera e propria doccia fredda. Attenzione però, in queste prime gare della stagione il campione del mondo ci ha abituati a non scoprire immediatamente il potenziale della sua
Yamaha M1.
La seconda fila virtuale è poi completata da
Valentino Rossi, che è il migliore dei piloti
Ducati. Il campione di Tavullia era arrivato in Francia dicendo di confidare molto sulla stabilità in staccata della sua
Desmosedici, parsa in crescita con gli aggiornamenti utilizzati nei test di Estoril, ma oggi è arrivata una bella batosta. 1"2 è senza dubbio un distacco pesante per cominciare il weekend, anche da un certo punto di vista la vicinanza con Lorenzo potrebbe anche essere incoraggiante.
Ancora in difficoltà
Ben Spies: l'americano sembra proprio non riuscire a trovare il feeling con la sua
Yamaha ufficiale e anche questa volta per ora si deve accontentare del decimo tempo, addirittura alle spalle della M1 satellite di
Cal Crutchlow, che invece sta diventando sempre di più una presenza fissa nella top ten.
MotoGp - Le Mans - Libere 1
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