Scendono i tempi, ma il best lap realizzato nel 2008 da
Casey Stoner regge anche nella seconda sessione di prove libere della
MotoGp a Laguna Seca. Dani Pedrosa è riuscito a migliorare il tempo ottenuto in mattinata, ma non ad infrangere il muro dell'1'21", fermandosi ad 1'21"088.
Lo spagnolo ha fatto un importante lavoro comparativo tra la
RC213V in versione 2012 e quella in versione 2013, perchè entrambe gli hanno dato sensazioni positive, quindi vuole capire quale delle due gli può dare maggiori benefici in gara.
Rispetto al primo turno è aumentato anche il ritardo di
Jorge Lorenzo, che ha chiuso a 334 millesimi dal connazionale, ma è parso tutto sommato tranquillo: la sensazione, dunque, è che il leader del Mondiale sia già abbastanza soddisfatto del ritmo di gara trovato in sella alla sua
Yamaha, anche perchè il suo miglior tempo è arrivato dopo 15 giri.
Allo spagnolo si è invece avvicinato
Casey Stoner. L'australiano ha lamentato ancora qualche problema di chattering di troppo però e all'ultimo giro è andato a conoscere da vicino la wild card
Steve Rapp, che non si è accorto del suo tentativo di sorpasso alla curva 4, costringendolo a raddrizzare e a finire nella via di fuga.
Non riesce ancora a tenere il ritmo del suo caposquadra, ma
Ben Spies sembra aver fatto un passo avanti sulla pista di casa. Almeno negli States
"Texas Terror" è riuscito a mettere circa quattro decimi tra la sua
M1 ufficiale e quelle satellite di
Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, staccate entrambe di circa un secondo.
Il britannico si è anche reso protagonista di una scivolata ad alta velocità alla penultima curva, con tanto di squarcio sulla tuta e coscia destra "strinata", che però non gli ha impedito di riprendere la via della pista.
Per trovare la prima delle
Ducati bisogna quindi scorrere la classifica fino al settimo posto, occupato da
Nicky Hayden. Le due
Desmosedici ufficiali si sono scambiate le posizioni rispetto a questa mattina, mettendo ancora a sandwich la
Honda di Stefan Bradl, ma il distacco dai primi rimane pesante, soprattutto nell'ultimo settore.
Valentino Rossi poi si è reso anche protagonista di una scivolata dovuta probabilmente ad una gomma ancora fredda, che ha costretto la direzione gara ad esporre la bandiera rossa: la sua
GP12 si è infranta contro gli airfence, danneggiando le protezioni, ma per il
"Dottore" non ci sono stati problemi.
Ruote all'aria poi ci è finito anche
Alvaro Bautista, che non sembra in grado di uscire dal turbine negativo in cui è entrato ad Assen. Dietro allo spagnolo del
Team Gresini, che è decimo, bisogna segnalare la prestazione delle due
ART-Aprilia del Team Aspar, che con
Aleix Espargaro e Randy De Puniet hanno occupato l'11esima e la 12esima posizione, staccate di meno di 3".
Questo vuol dire che dietro di loro, ma alle spalle anche di
Colin Edwards, troviamo la
Ducati del rientrante
Toni Elias, che ha ridotto a 3"5 circa il suo distacco dalla vetta. Ancora più in difficoltà
Karel Abraham, 16esimo con l'altra
GP12 satellite.
MotoGp - Laguna Seca - Libere 2
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