Ducati, Yamaha ed ora forse anche
Honda: Valentino Rossi è improvvisamente diventato il fulcro del mercato piloti per la prossima stagione della
MotoGp. Alla già nota offerta del binomio
Audi-Ducati, ieri si erano aggiunte le voci di un possibile ritorno in
Yamaha, magari con i colori
Marlboro, ed ecco che puntale come un orologio svizzero è arrivato anche un ammiccamento anche da
Honda.
Appena pochi giorni fa, al Mugello, la Casa giapponese ha annunciato che la sua coppia di piloti ufficiali sarà formata da
Dani Pedrosa e Marc Marquez, quindi si pensava che i canditi potessero essere finiti per il
"Dottore" almeno su questo fronte, ma poi è arrivato un importante dietrofront da parte di
Shuei Nakamoto, che ha improvvisamente mostrato interesse a lavorare con il pesarese dopo avergli offerto la disponibilità solo di una moto clienti per un paio di mesi.
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Mi piacerebbe lavorare con Valentino. Quando correva per la Honda io seguivo il programma di Formula 1, quindi l’unica volta che l’ho visto correre con una nostra moto è stato in occasione della 8 ore di Suzuka. Non è stato possibile inserire Rossi nel team interno, ma sono pronto a fornirgli una moto factory in uno dei nostri team satellite" ha detto in un'intervista rilasciata recentemente.
Il trattamento, dunque, sarebbe il medesimo che era stato ricevuto un anno fa da
Marco Simoncelli e non si può negare che la sua fosse una moto in grado di puntare a risultati importanti. Poi lo stesso
Valentino era entrato nella classe regina nello stesso modo. La sua
NSR500 infatti era uguale a quelle del factory team, ma correva con una struttura esterna.
Insomma, la sensazione è che ora il pallino sia passato decisamente nelle mani di Rossi, che nel prossimo mese avrà modo di sfogliare la margherita, optando alla fine per quella che ritiene la soluzione più vantaggiosa.
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