Chi sostiene che la
Ducati stia facendo poco o nulla per risalire la china questa volta dovrà arrendersi di fronte all'evidenza. Anzi, forse il problema al
Sachsenring potrebbe essere opposto, ovvero un eccesso di novità: basta pensare che in Germania i tecnici di Borgo Panigale porteranno l'intera gamma dei telai sfornati negli ultimi mesi, affidandone uno diverso ad ogni pilota.
Andrea Dovizioso è stato il più coraggioso ed ha deciso di puntare sulla
GP13 "evo" che ha dato riscontri positivi nei test di
Misano (si parla di tempi vicini al record della pista). Il suo compagno di box
Nicky Hayden invece è stato più prudente, scegliendo la
Desmosedici standard, ma dotata della nuova distribuzione dei pesi. Nel box del
Team Pramac poi
Andrea Iannone avrà una "evo" meno evoluta di questa di "Dovipower e
Michele Pirro la "laboratorio".
La cosa che è importante da capire ora è una: dietro a queste scelte c'è una volontà di velocizzare la programmazione futura e trovare in tempi più brevi la strada tecnica da seguire o più semplicemente la squadra si sta sfaldando di fronte ai risultati che continuano a latitare nonostante gli sforzi di tutti?
Di sicuro la situazione non è delle più semplici, anche
Andrea Dovizioso non sembra più sereno come nelle prime uscite in Rosso e pare che pure la rimozione di
Wolfgang Durheimer dal suo ruolo all'interno di
Audi abbia creato un po' di scompiglio a Borgo Panigale.
Insomma, il momento è complicato e bisognerà trovare un soluzione, anche perchè bisogna iniziare a guardare al mercato piloti:
Hayden potrebbe emigrare verso la
Superbike a fine anno e la situazione fisica di
Ben Spies è ancora poco chiara, quindi l'obiettivo deve essere quello di portare alle porte di Bologna almeno un paio di piloti di talento.
Al momento il più abbordabile sembra essere
Cal Crutchlow, al quale
la Yamaha ha già chiuso le porte della squadra ufficiale anche nel 2015. Più difficile invece arrivare all'altro obiettivo
Scott Redding, che sembra destinato al
Team Gresini, dove dovrebbe avere una
Honda RCV "clienti" nel 2014, in attesa di salire su una MotoGp vera e propria nel 2015.
Infine, c'è un'altra curiosità da segnalare: trattandosi del
Gp di Germania ci si aspettava di vedere una delegazione dell'
Audi al
Sachsenring per fare il punto della situazione. I dirigenti della Casa tedesca però saranno al
Norisring, dove sarà di scena il
DTM. E anche qui non si capisce se questo deve essere inteso come un segnale poco incoraggiante o come la voglia di non mettere ulteriore pressione ad un momento già di per sé difficile.
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