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Lorenzo: "Io e Valentino come Senna e Prost"

Jorge spera in duello interno alla Yamaha per il titolo, ma non vuole sottovalutare Pedrosa e Marquez

Lorenzo:
Non c'è un attimo di tregua per Jorge Lorenzo: dopo la bella vittoria ottenuta domenica scorsa nella gara di apertura del Mondiale MotoGp, in Qatar, ieri il due volte campione del mondo era a Milano per l'investitura ufficiale nel ruolo di testimondial Sector No Limits. "Domenica ho dimostrato di essere il più forte, ma solo in una gara. La cosa non mi dà nessun vantaggio per il resto del campionato" ha detto parlando della gara di Losail, ma poi il tema centrale delle domande arrivate per lo spagnolo sono state legate al ritorno al vertice di Valentino Rossi oltre che nel box della Yamaha. "Per me la miglior situazione è che noi due lottiamo per il Mondiale fino alla fine, però mi sa che non sarà così, perchè anche Marquez e Pedrosa hanno un grande talento ed una moto molto forte, quindi ci saranno anche loro" ha detto ai microfoni di SportMediaset. La cosa più interessante sul dualismo con il "Dottore" l'ha detta però parlando con La Repubblica, lanciando un paragone con due grandi del passato della Formula 1: "Siamo una coppia molto forte, se devo fare un paragone penso a Senna e Prost in McLaren. Con una differenza: loro non avevano avversari, erano molto più avanti degli altri sia a livello di macchina che come talento personale. Noi invece dobbiamo vedercela con Pedrosa e Marquez". E proprio in Marquez la Honda sembra aver trovato un grande erede per Casey Stoner. Secondo Lorenzo, infatti, potrebbe già vincere in Texas: "Quest'anno non c'è Stoner, ma c'è Marquez che è anche lui un pilota che fa paura perchè ha davvero un gran talento e una grande voglia di migliorare. In Qatar ha fatto terzo, ma credo che ad Austin possa anche vincere". Dopo il dominio delle M1 in Qatar si va appunto ad Austin, una pista che appunto dovrebbe essere invece favorevole alla Honda: "In questo momento, ma si potrebbe anche dire che è un problema storico della Yamaha, non abbiamo un motore particolarmente forte, i nostri punti forti sono la staccata e la percorrenza di curva. Su una pista come Austin, con un rettilineo lungo e tante curve in cui si riparte praticamente da fermo facciamo più fatico. Quando torneremo per la gara ci saranno più caldo e più gomma sulla pista, quindi la situazione potrebbe anche cambiare".

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