Sembrava tutto pronto per celebrare il miglior tempo di
Dani Pedrosa nella prima sessione di prove libere del
Gp di Spagna di MotoGp, a Jerez de la Frontera, ma a quanto pare non bisogna mai commettere l'errore di sottovalutare
Jorge Lorenzo e la sua voglia di primeggiare.
Proprio all'ultimo giro, sotto alla bandiera a scacchi, il campione del mondo in carica ha piazzato davanti a tutti la sua
Yamaha in 1'39"701, beffando per appena 3 millesimi il connazionale della
Honda. Il dato piuttosto evidente comunque è che le
M1 siano in difficoltà nell'ultimo settore della pista andalusa, dove le
Honda, in particolare quella di
Pedrosa, hanno un margine di due o tre decimi.
La cosa curiosa è che parliamo del settore in cui c'è la curva che è stata intitolata al maiorchino, che però è stato bravissimo a costruirsi nel resto del giro il vantaggio necessario a rimanere davanti a
"Camomillo" nonostante questo handicap del
T4.
Dietro al tandem tutto spagnolo, ma distanziato di 366 millesimi, troviamo
Valentino Rossi. Anche il
"Dottore" sembra avere lo stesso problema del compagno di box: segna intertempi in linea don Pedrosa per i primi tre quarti di pista, ma poi paga circa 0"3 nel tratto conclusivo. Per questo ha lavorato molto anche sull'elettronica della sua
Yamaha, senza riuscire per ora a trovare una soluzione.
In quarta posizione c'è l'altra
M1 del mattatore dei test invernali disputati su questa pista, ovvero
Cal Crutchlow, che ha girato su tempi non troppo distanti da quelli del pesarese, mentre per ora ha faticato abbastanza
Marc Marquez, che è solo quinto a 784 millesimi. Non bisogna dimenticare, infatti, che questa pista non è gli è mai stata particolarmente gradita e non deve essere un caso se qui non è mai riuscito a vincere nella classi minori.
Sesto tempo per la migliore delle
Ducati, che questa volta è quella di
Nicky Hayden. Purtroppo però il distacco della Desmosedici è di circa 1" anche su una pista sulla quale i tecnici di Borgo Panigale dispongono di tanti dati. Più indietro
Andrea Dovizioso, autore del decimo tempo, alle spalle anche delle due
Honda di Stefan Bradl ed Alvaro Bautista e della
ART-Aprilia CRT di Aleix Espargaro, che continua a stupire con un passivo di appena 1"2.
Seguono le altre due
Ducati di Andrea Iannone e Michele Pirro: il primo è ancora alle prese con un problema al braccio destro, che gli complica non poco la vita quando è in sella. Il secondo invece ha portato al debutto in un weekend di gara la nuova
GP13 dotata di un telaio e di un motore inedito, primo step verso la nuova moto della Rossa che dovrebbe arrivare in estate.
MotoGp - Jerez - Libere 1
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