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Burgess confida ancora nel talento di Valentino

Secondo il tecnico australiano un anno storto non può cancellare una vita di successi

La difficilissima stagione vissuta nel 2011 dal binomio Valentino Rossi-Ducati ha fatto nascere anche qualche critica intorno al nove volte campione del mondo. Diversi campioni del passato, come ad esempio Mick Doohan, hanno ipotizzato che questo disastro non debba essere imputato solo alla disastrosa Desmosedici GP11, ma anche al fatto che probabilmente il campione di Tavullia ha imboccato il viale del tramonto. Un'ipotesi sbagliatissima però per qualcuno che Valentino lo conosce benissimo come il suo capotecnico Jeremy Burgess. Anzi, l'australiano sembra proprio convinto che il convivere con questa situazione difficile abbia addirittura reso più forte il "Dottore". "Credo che un pilota come Valentino abbia solo aggiunto qualche freccia al suo arco dovendo affrontare una situazione difficile come quella del 2011, quindi credo che lo abbia reso ancora più forte. Potrei avere dei dubbi sul suo potenziale solo se ci fossimo trovati in questa situazione con la Honda o con la Yamaha. Squadre e moto che conoscevamo benissimo e con cui abbiamo sempre e solo pensato a vincere" ha detto Burgess a MotorCycleNews. "Con la Ducati abbiamo iniziato l'anno sperando di vincere, ma quando abbiamo capito che non sarebbe stato possibile, abbiamo cercato di capire quali erano i problemi e di risolverli. Per questo sono cautamente ottimista in vista del futuro" ha aggiunto. Sulle possibilità di risalita della Ducati nel 2012 però non si vuole sbilanciare molto, ricordando quanto di buono hanno fatto Casey Stoner e Jorge Lorenzo negli ultimi due anni (insieme hanno vinto 25 delle ultime 35 gare di MotoGp). "Bisogna riconoscere che Casey e Jorge sono i due piloti più vincenti e veloci di quest'ultimo bienno e lo ha ammesso lo stesso Valentino. Ma tra noi e loro quest'anno c'è stata anche tutta un'altra serie di piloti di cui facevano parte Spies, Pedrosa e Dovizioso. Quando saremo riusciti a rendere competitiva la nostra moto potremmo preoccuparci anche di Casey e Jorge, ma non sarà facile perchè non bisogna dimenticare quello che sono stati capaci di fare".

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