Ieri, in quei minuti lunghissimi che hanno separato il terribile incidente di
Marco Simoncelli dall'annuncio della sua morte, per
Fausto Gresini deve essere stato un po' come trovarsi nuovamente a
Suzuka nel 2003. Purtroppo, infatti, non è la prima volta che il manager imolese perde uno dei suoi piloti: in quell'anno era stato
Daijiro Kato a non sopravvivere alle lesioni causate da un altro incidente davvero cruento.
Quello di
Gresini, quindi, sembra essere un destino veramente beffardo: ancora una volta si è visto portare via un pilota lanciato sulla via verso il successo, ma soprattutto un ragazzo che ha sempre trattato come se fosse un figlio e per il quale aveva lottato per fare in modo di continuare il sogno
MotoGp insieme.
Otto anni fa Fausto riuscì a risollevarsi da quel momento difficile: "
Quella volta siamo riusciti a trovare la forza di continuare perché volevamo realizzare il sole di Daijiroe quando Gibernau la gara successiva ha vinto, in Sud Africa, c’è stata una strana magia. Era come se ci fosse anche Kato a guidare insieme a Sete" ha detto a
GpOne.com.
Questa volta però, almeno per il momento, non ne vuole sapere di cominciare a parlare del futuro: "
Non mi ha neanche sfiorato il pensiero. L’unica cosa certa è che la mia squadra non parteciperà al prossimo Gran Premio, a Valencia, né ai test in programma i giorni successivi alla gara".
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