Dopo aver lasciato comandare i suoi compagni di marchio praticamente per tutta la giornata,
Jorge Lorenzo ha piazzato la sua zampata proprio nel finale dei
test collettivi della MotoGp a Motorland Aragon, che ha chiuso portando la sua Yamaha M1 dotata di un motore evoluto davanti a tutti.
Lo spagnolo ha fermato il cronometro su un tempo di 1'49"187, fermandosi a poco più di un decimo dal record del tracciato di
Alcaniz, senza essere troppo infastidito quindi dalle altissime temperature registrate oggi. Con questa prestazione ha preceduto di poco più di due decimi la moto gemella di
Ben Spies, che a sua volta si è migliorato nelle ultime due ore della sessione.
Discorso che vale anche per
Cal Crutchlow ed Andrea Dovizioso, che con le loro
M1 del team Tech 3 completano il poker
Yamaha, favorito ovviamente dall'assenza in pista delle due
Honda ufficiali di
Casey Stoner e Dani Pedrosa, che hanno disertato questi test a causa dell'impossibilità di lavorare con la nuova gomma anteriore che la
Bridgestone imporrà a tutti a partire dal weekend di Silverstone.
Dopo aver comandato in mattinata, dunque,
Dovizioso si è inchinato anche al compagno di squadra, che è stato più rapido di lui di un paio di decimi, dimostrando che la brutta caduta di lunedì a Barcellona non sembra aver lasciato strascichi per quanto riguarda la sua guida sempre molto aggressiva.
Quinto tempo per la prima delle
Ducati, che come due giorni fa è quella satellite (ma dotata di elettronica factory) di
Hector Barbera. Lo spagnolo però ha chiuso la giornata con un passivo di ben un secondo nei confronti di
Lorenzo, tallonato molto da vicino dalla
GP12 ufficiale di
Nicky Hayden.
Solamente ottavo
Valentino Rossi che, una volta risolti i guai di elettronica che lo hanno costretto a ritardare l'inizio dei lavori, è stato uno dei piloti più attivi in pista con i suoi 70 giri. Il
"Dottore" ha ottenuto il suo miglior tempo proprio a tempo scaduto, chiudendo alle spalle di
Alvaro Bautista per appena una manciata di millesimi. Ora si attendono i suoi commenti, ma il distacco di 1"1 fa presagire che il nuovo forcellone in alluminio (anche oggi accantonato) non abbia portato i benefici sperati.
Stefan Bradl e Karel Abraham, caduto accusando una forta botta ad una mano dopo appena 19 giri, chiudono la schiera delle MotoGp, precedendo un ottimo
Michele Pirro, che con un bel colpo di reni ha portato la sua
FTR-Honda davanti a tutti per quanto riguarda le
CRT. E' vero che qui mancavano le
ART-Aprilia (oltre alla Ioda di Danilo Petrucci), ma la moto del
Team Gresini inizia finalmente a dare qualche segnale importante, confermato quanto di buono fatto vedere anche nella gara di domenica.
MOTOGP, Motorland Aragon, 06/06/2012
Test collettivi (classifica finale)
1. Jorge Lorenzo - Yamaha - 1'49"187 - 59 giri
2. Ben Spies - Yamaha - 1'49"442 - 57
3. Cal Crutchlow - Yamaha - 1'49"687 - 67
4. Andrea Dovizioso - Yamaha - 1'49"887 - 54
5. Hector Barbera - Ducati - 1'50"196 - 64
6. Nicky Hayden - Ducati - 1'50"204 - 66
7. Alvaro Bautista - Honda - 1'50"294 - 56
8. Valentino Rossi - Ducati - 1'50"369 - 70
9. Stefan Bradl - Honda - 1'51"146 - 72
10. Karel Abraham - Ducati - 1'51"977 - 19
11. Michele Pirro - FTR-Honda - 1'52"452 - 51
12. Yonny Hernandez - BQR-Kawasaki - 1'52"502 - 64
13. Colin Edwards - Suter-BMW - 1'52"589 - 53
14. Ivan Silva - BQR-Kawasaki - 1'53"929 - 69
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