Cambia la location, ma a distanza di una settimana si riaccende la disputa tra
Valentino Rossi e la
Dorna, ancora una volta accusata di inchinarsi troppo arrendevolmente al benestare della
Formula 1 per le decisioni riguardanti la
MotoGp.
Se a Sepang il problema era l'orario scelto per il via della gara, a
Phillip Island il campione di Tavullia si è lamentato del periodo dell'anno scelto per mandare in scena il round australiano: in questo frangente infatti è difficile avere le temperature adatte allo svolgimento di una gara di questo livello.
"
Sono tre o quattro anni che diciamo che vogliamo Phillip Island all'inizio della stagione. Ci dicono sempre che il problema è la Formula 1 (I due Gp sono organizzati dallo stesso promoter locale, ndr).
Da parte nostra abbiamo spinto al massimo ogni anno. Ma forse hanno bisogno di una situazione ancora peggiore rispetto a quella di oggi per recepire il messaggio" ha detto
Valentino.
Anche l'idolo locale
Casey Stoner sembra essere d'accordo con
Rossi: "
Abbiamo tutti discusso in seno alla Commissione per la sicurezza: l'obiettivo è anticipare questa gara nel calendario. Il tempo generalmente è piuttosto buono quando viene qui il Mondiale Superbike (febbraio, ndr).
Quando arriviamo noi invece piove quasi sempre".
E per una volta è toccato anche al campione del mondo
Jorge Lorenzo dare ragione al suo compagno di squadra: "
Non c'è dubbio che bisogna monitorare questa situazione. A nessuno piace il freddo, quindi forse è il caso di cambiare la data".
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