Tra un mese inizierà ufficialmente la stagione della
MotoGp con il Gp del Qatar e piano piano
Bernhard Gobmeier sta prendendo confidenza con il suo nuovo ruolo di grande capo di
Ducati Corse. Intanto ha iniziato fissando degli obiettivi realistici per la stagione 2013.
"
Dobbiamo di diminuire man mano il gap dagli avversari, per provare a lottare per il podio verso fine stagione. Dagli oltre 2 secondi del primo test siamo scesi a 1"5-1"2. Ora occorre rimboccarsi le maniche e andare avanti" ha detto il manager tedesco alla
Gazzetta dello Sport.
Rispetto al passato,
Gobmeier ha cercato di dare un metodo di lavoro più "tedesco" rispetto al passato: "
Io sono il capo del progetto e accanto a me, in un gruppo di lavoro allargato, ci sono i vari responsabili di settore. Ma anche gli ingegneri che seguono le moto direttamente in pista. E pure i piloti ufficiali e Pirro, il nostro collaudatore. Cerchiamo di procedere con logica, con riunioni anche settimanali per fare il punto della situazione. Non vogliamo trovarci a inizio 2014 senza un progetto definito. A che punto siamo con quella moto? Mah, non so, potrebbe essere un 25-30%".
Per quanto riguarda lo sviluppo, è poi tornato sui concetti già espressi al
Wrooom di Madonna di Campiglio, parlando anche della
Desmosedici "laboratorio": "
Non vogliamo accantonare o mandare avanti soluzioni di cui non abbiamola certezza che funzionino. E stiamo lavorando così. La moto che Pirro ha guidato a Sepang aveva novità di telaio, ma non abbiamo cambiato tutto, perché poi non capisci da dove viene l’eventuale miglioramento. Continueremo a provarla nei test di Jerez, ma anche se tutto dovesse andare bene è escluso che la si possa vedere nella prima gara in Qatar".
Confermata anche l'assenza delle
GP13 nei test che andranno in scena la settimana prossima ad
Austin: "
Non andremo in Texas, con Honda e Yamaha, perché in questo momento sarebbe logisticamente complicato per il nostro tipo di lavoro. E poi costa: non mi piace buttare soldi senza un vero motivo".
Infine, ha regalato un importante attestato di stima ad
Andrea Dovizioso: "
Lavorare con Andrea è molto stimolante. Mi piace il suo approccio, dà indicazioni chiare e precise. Gli ultimi due anni ha guidato le altre due moto, ci ha già dato alcune idee e noi le abbiamo prese in considerazione molto seriamente". E poi parlando del
"Dovi" ha riservato anche una frecciatina all'ex
Valentino Rossi: "In due mesi Andrea è venuto in fabbrica più volte di quanto abbia fatto Valentino in due anni".
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