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Del Torchio: "Siamo ancora capaci di fare vere Ducati"

Il presidente punta su Dovizioso, ma realisticamente si aspetta un 2013 di preparazione in vista del 2014

Del Torchio:
A distanza di poco più di una settimana dall'addio di Valentino Rossi, la Ducati ha dato il via alla sua nuova era annunciando l'ingaggio di Andrea Dovizioso per le prossime due stagioni. Toccherà ad un altro pilota italiano, dunque, provare a rilanciare le sorti della Casa di Borgo Panigale in MotoGp ed il presidente Gabriele Del Torchio è convinto di aver puntato sul "cavallo" giusto. "Abbiamo scelto Andrea perchè ha dimostrato le caratteristiche che pensiamo possano essere utili: ottimo collaudatore, conosce profondamente la moto, è un combattente come dimostrano i 5 podi di quest'anno, ha 26 anni e un futuro davanti. E' una persona coscienziosa e giudiziosa, che ha testa. Non è un arrembante che vuole imporsi sulla moto. Ci aiuterà in quel percorso di miglioramento che, ahimè, non si è ancora concluso ma che vogliamo portare avanti" ha detto in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Con l'arrivo di Valentino, le aspettative per le ultime due stagioni erano molto alte, ma purtroppo sono state tradite. In ogni caso Del Torchio crede ancora nel rilancio: "Il nostro motto è non mollare mai: lavorare, correggere quel che non ha funzionato e riprendere un cammino di crescita. Il popolo dei ducatisti merita risultati migliori. Come si dice dalle nostre parti, non ci siamo "invorniti", siamo ancora capaci di fare le moto, di fare vere Ducati". E' chiaro che la delusione per questi due anni no sarà difficile da ingoiare, ma c'è un programma a lungo termine per rilanciarsi (sentire parlare di 2013 di preparazione però non farà troppo piacere ai ducatisti...): "Un po’ di amarezza per non aver saputo assecondare i desideri del pilota, che non è riuscito ad interpretare le caratteristiche della nostra moto. Ma anche un grandissimo lavoro di ingegneria. Filippo Preziosi e i suoi hanno seguito i suggerimenti di Vale, molte cose sono state fatte. Burgess diceva che è un peccato mollare all’1% dall’essere competitivi: se lo dice lui... Con grande impegno e un ulteriore rafforzamento, sia a casa, sia in pista, dopo un 2013 di preparazione vedremo cosa succederà nel 2014". Sulla rottura con Rossi ha aggiunto: "Avrei voluto che Valentino rimanesse, lui ha fatto una scelta diversa, legittima. Ma ci lasciamo in armonia. Credo che Valentino sia stato fortemente combattuto fino all’ultimo. Dopo la caduta di Laguna "strana" ha deciso che la sua strada a 33 anni doveva essere per risultati immediati. E ha fatto una scelta diversa". Non ha dubbi però che l'impegno non mancherà in queste ultime gare: "Valentino è un professionista e continuerà ad esprimere il suo potenziale. Sarebbe un peccato se diventasse una lenta agonia. Anche noi ci stiamo impegnando, testando innovazioni". Infine, ci ha tenuto a precisare che i contatti con Masao Furusawa erano stati un'iniziativa personale di Filippo Preziosi: "Non voglio commentare. Ma questo non è stato un contatto dell’azienda".

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