Il positivo test completato ieri da
Valentino Rossi a
Misano sembra aver ridato il sorriso anche a Davide Brivio. Dopo l'infortunio del campione di Tavullia infatti le soddisfazioni sono state tutte per l'altra parte del box della
Yamaha, cioè quella occupata da
Jorge Lorenzo, quindi la voglia di riscatto è tanta, ma il team manager di
Rossi vuole andarci ancora cauto per quanto riguarda il rientro in gara del suo pilota.
"
Questo test è stato sicuramente molto importante perché ha permesso a Valentino di capire un po’ quali sono i problemi e cosa gli fa ancora male e cosa no. Direi che la gamba è andata abbastanza bene e la spalla ha ancora qualche dolore che era quello che ci aspettavamo. Di fatto questi sintomi riescono ad indicare qual è il lavoro di preparazione da fare in questi prossimi dieci giorni" ha commentato
Brivio su
MotoGp.com.
Riguardo alla decisione se correre o meno al
Sachsenring, per la tempistica si parla della metà della settimana prossima: "
Il fatto di poter correre o no al Sachsenring lo dovremo valutare la prossima settimana quindi penso intorno a martedì o mercoledì, proprio alla vigilia del GP, a seconda di come si sentirà lui e di come avrà lavorato in questi sette otto giorni saremo in grado di capire se ce la farà o meno".
Difficilmente comunque
Valentino si cimeterà in un altro test da qui alla gara del
Sachsenring: "
È difficile poter fare un altro test perché non c’è più disponibilità di moto, visto che quella che ha utilizzato lui sarà a Brno nel fine settimana. Se il lavoro in palestra e di preparazione dovesse andare bene probabilmente si presenterà al Sachsenring e proveremo la M1 direttamente là".
Sul verdetto finale
Brivio non si vuole sbilanciare, ma sicuramente ha visto un
Rossi molto determinato nel lavoro svolto ieri a
Misano: "
Sinceramente l’ho visto molto contento di guidare una moto e probabilmente mi ha dato la sensazione che gli è mancata molto in questo periodo. Ha parlato della moto, ha fatto commenti, un po’ come se fosse un test normale. Ho visto il piacere di guidare ancora una moto. Non era lo scopo quello di fare i tempi visto che la moto non è stata nemmeno toccata ne modificata, ma alla fine non ha fatto male. Chissà che lavorandoci non possa anche andar forte".
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