Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Ultime notizie

Preziosi-Burgess: c'è frizione fra le due anime Ducati?

La delusione della Gp11.1 si associa al dubbio che il progetto 1000 sia indietro. E Valentino che parte prende?

La delusione è stata cocente (più del caldo del Mugello!). Il boato dei tifosi della tribuna Ducati per il sorpasso con cui Valentino ha conquistato il sesto posto al Gp d'Italia purtroppo è indicativo di una situazione. Sembrano passati anni luce dagli ultimi successi della Desmosedici e, invece, sono solo mesi, per cui gli appassionati della Rossa si infiammano per il poco che gli viene regalato. Di questi tempi è meglio accontentarsi, in attesa che passi la nottata. Anche perché l'inquietante occhio apparso sul casco di Rossi questa volta non ha avuto la vista... lunga. Il Dottore aveva “scommesso” sulla Gp11.1, nella consapevolezza che la Ducati ibrida, motore 800 e telaio derivato dalla 1000 speriementale per il 2012, potesse raddrizzare una stagione assai deludente non solo nei risultati, ma anche nelle aspettative. Un fatto è certo: il valore aggiunto di Rossi finora non si è visto. Se il nove volte campione del mondo rifila solo due secondi a Barbera che era in sella alla Gp11 ripudiata, è segno che non sta “spendendo” quel mezzo secondo che tutti gli osservatori erano unanimamente disposti a concedergli nei momenti migliori e che Valentino si teneva nel “taschino” da usare nelle rimonte prodigiose che hanno reso mitica la sua storia. Sia ben chiaro non stiamo dicendo che sia un pilota in declino, ma con minori motivazioni per dare il massimo, certamente sì. Il collaudatore finissimo che ha reso vincente la Yamaha sembra aver perso la “bacchetta magica” con la Ducati. E nel team stanno emergendo due diverse filosofie di intendere lo sviluppo della moto. Concetti che nel tempo si sono rivelati vincenti entrambi, ma che oggi sono in conflitto fra di loro. Si è detto che Jeremy Burgess sia tornato a casa per seguire la moglie malata, ma al di là del gesto del marito premuroso, si delinea uno scenario che potrebbe portare all'uscita dal team di uno degli uomini di fiducia di Valentino. E, allora, diventa più facile “leggere” quanto sta accadendo in questi giorni. Si è creata una frattura fra Filippo Preziosi, progettista di tutta la saga delle Desmosedici, e Jeremy Burgess, l'espertissimo tecnico australiano che è sempre stato nel cono d'ombra del campione di Tavullia. Preziosi avrebbe puntato tutto il lavoro sul 2012 nella consapevolezza che la stagione in corso darà ben poche soddisfazioni alla Rossa, mentre Burgess, sostenuto da Valentino, ha spinto in squadra perché certe soluzioni che sembrano funzionare sulla 1000 venissero anticipate sulla Gp11.1. La decisione ha messo sotto pressione il Reparto Corse, impegnato a raddoppiare gli sforzi e i costi. La Ducati, insomma, si è messa a disposizione di Valentino per correggere in... corsa un'annata difficile. Per ora i risultati di tutti questi sforzi sono stati inadeguati alle minime aspettative, per cui è normale che si creino delle fratture. Finora Rossi ha sempre cercato di smorzare le polemiche, guadagnando tempo prima con la spalla ancora in disordine e poi con il lavoro di sviluppo che era in corso sulla Desmosedici, ma adesso ci si aspettava un salto di qualità concreto, valutabile anche con i risultati. Un podietto in stagione resta ben poca cosa rispetto alle ambizioni che da sempre animano le due parti. Al Mugello, sebbene con l'ironia che lo contraddistingue, Valentino ha messo l'accento su un aspetto che fa squillare il campanello d'allarme: in sostanza il Dottore ha detto che le 800 degli avversari alla fine del week end hanno segnato tempi sulla pista di casa della Ducati che la 1000 non aveva mai fatto. Come a lanciare un sasso nello stagno, quasi a mettere in dubbio la base di un progetto 2012 che dovrebbe riportare il team di Borgo Panigale dove merita. La sensazione, quindi, è che nel team Ducati ci sia un po' di confusione non solo nelle scelte tecniche (vedremo se Burgess tornerà in organico), ma anche politiche. Tutti devono tirare nella stessa direzione credendo in quello che stanno facendo, altrimenti i tempi della ripresa si allungheranno. Anche Valentino pare disorientato: sarà interessante capire da che parte vorrà mettersi...

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Iannone: "La differenza con la Moto2 è tanta"
Articolo successivo Dovizioso in videochat venerdì su RedBull.it

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera