Non lo può ancora dire apertamente, ma
Cal Crutchlow sembra aver fatto la sua scelta per la stagione 2013. Se si va a leggere tra le righe delle dichiarazioni che ha rilasciato oggi a
Speed.com la sensazione infatti è questa. Il pilota britannico ha spiegato di voler salire su una moto ufficiale nel prossimo campionato e la
Ducati è quella che si è mossa più concretamente per dargli questa possibilità.
Addirittura c'è chi ipotizza che l'annuncio del nuovo matrimonio possa arrivare al
Mugello, in concomitanza di quello del rinnovo di
Dani Pedrosa con la
Honda. Ma anche se non fosse così, la sensazione è che non bisognerà attendere troppo per capire il futuro del pilota della
Yamaha Tech 3.
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Sono stato fedele alla Yamaha per quattro anni e loro hanno fatto altrettanto con me, ma sarò felice di accordarmi con la Ducati se la Yamaha non può darmi quello che voglio. Visto l'ottimo rapporto che ci lega non vorrei lasciarla, ma se per me non c'è nessuna opzione sul tavolo che cosa posso fare?" ha detto
Crutchlow.
Insomma,
Cal sembra passare la patata bollente alla Casa di Iwata, dicendo che alle sue condizioni resterebbe più che volentieri. Il problema è che sembra che oggi la
Yamaha non sia in grado di offrigli ciò che vuole, ovvero una moto ufficiale.
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L'unica opzione che mi hanno dato è rimanere al team Tech 3, ma non avrei mai lo stesso supporto che hanno i piloti del team factory. Se andassi alla Ducati invece so che avrei a disposizione il materiale migliore. Magari se restassi con Tech 3 l'anno prossimo potrei anche andare veloce come con la Ducati, ma non potrei contare sul pacchetto top per la mia moto" ha argomentato
Cal.
L'ex campione del mondo della Supersport poi non sembra farne una questione di ingaggio (anche se in Ducati andrebbe a guadagnare sicuramente di più), ma di meritocrazia: "
I soldi non sono importanti per me in questo momento, anche se so che i nuovi proprietari sono pronti ad investire parecchio, perchè non vogliono accettare un'altra stagione come questa. Lo so perchè ormai parlo con la Ducati da oltre un mese. Quello che più conta però è che credo di meritare una moto ufficiale: sulla griglia ce ne sono sei e io ora sono quinto nel Mondiale".
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