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La Honda con il triplete finalmente aiuta Stoner

Dovizioso e Simoncelli buttano giù dal podio Lorenzo e l'australiano guadagna punti importanti...

Il mondiale prende la piega della Honda. La Casa giapponese questa volta capitalizza il fatto di disporre di quattro moto ufficiali e ne piazza tre sul podio. All'appello manca solo Dani Pedrosa: l'autore della pole, partito al comando, è stato protagonista di una scivolata al secondo giro che lo ha costretto al ritiro. Altrimenti, molto probabilmente, avremmo assistito ad un pokerissimo di RC212V. Il Gp della Repubblica Ceca potrebbe dare una svolta alla stagione 2011: Casey Stoner incamera la sesta vittoria stagionale che lo porta a 218 punti iridati. L'australiano allunga nella classifica piloti e incrementa il suo margine su Jorge Lorenzo che ora è arrivato a 32 lunghezze. A Brno ci si aspettava il risveglio della Yamaha che aveva promesso al campione del mondo delle novità di motore che, invece, non sono state portate in pista. Il maiorchino si è dovuto arrangiare con quanto aveva a disposizione: del resto il direttore tecnico, Massimo Meregalli, aveva già annunciato a Laguna Seca che sulla M1 non si sarebbero viste modifiche tecniche importanti. Ora Lorenzo si sente solo. E probabilmente si sente anche tradito dalla Casa del diapason. Nei test in programma in settimana i nipponici si dedicheranno allo sviluppo della mille per il 2012: si lavorerà per il futuro, quasi che nel presente ci sia ben poco da sperare. Ed è un vero peccato perché il rendimento dello spagnolo è sempre molto consistente. Jorge, sapendo di non avere troppe cartucce da sparare contro le Honda, ha giocato la carta della gomma morbida anche sull'anteriore: una soluzione rischiosa che gli ha permesso di andare in testa nei primi giri, ma che lo ha penalizzato nella fase centrale delle corsa (in due imbarcate ha anche rischiato di cadere). Alla fine ha concluso primo degli “altri”, ma con il compagno di squadra, Ben Spiess, subito alle spalle. L'americano era in difficoltà con i problemi al collo che lo hanno attanagliato in tutto il week end, per cui se si è classificato a un secondo e mezzo dal capitano, è segno inequivocabile che Lorenzo ha pagato l'azzardata scelta di gomme. Sarebbe bastata una copertura meno estrema per cambiare la corsa del maiorchino? E' difficile dirlo, ma l'errore l'ha sicuramente pagatao a caro prezzo. La Honda, quindi, capitalizza la sua superiorità: per la prima volta gli italiani hanno svolto il loro ruolo di “scudieri” fino in fondo, evitando che Dovizioso e Simoncelli cadessero nel tranello di dare vita ad un'altra puntata della loro faida personale. Dovizioso con il posto d'onore mette a frutto dei punti utili a restare nella terza piazza della classifica mondiale, mentre SuperSic sale finalmente sul podio, concretizzando un risultato che è pari al suo talento. Ora i nostri piloti possono strappare un rinnovo contrattuale con la Honda: la presenza di Shuhei Nakamoto a Brno è servita a "pungolare" i due piloti tricolori. I giapponesi vogliono che la Moto Gp vada a correre a tutti i costi a Motegi. Valentino Rossi si è espresso in termini negativi per la trasferta asiatica troppo vicina a Fukushima, mentre i rider Honda sono stati “convinti” con la tattica del bastone e della carota. Oltre alle minacce (e sono state vergognosamente pesanti) c'è chi è stato blandito con delle promesse contrattuali: ora i nostri due hanno in tasca una proposta per un rinnovo 2012 sul quale stanno lavorando. Casey Stoner, insomma, raccoglie i frutti della sua superiorità (Pedrosa, poteva essere una spina nel fianco, ma lo spagnolo ha fatto tutto da solo...) e può guardare al futuro con sufficiente tranquillità: l'australiano non sembra turbato nemmeno dall'arrivo di un erede a febbraio. Non teme la parabola del campione che era stata profetizzata da Enzo Ferrari (secondo il Drake la nascita di un figlio toglie un secondo al giro anche ai campioni), ma anzi vuole proseguire una stagione d'attacco, senza fare calcoli da ragioniere. Stoner a Brno ha tirato dal primo all'ultimo giro e ad Indianapolis si candida per un altro successo. Casey al titolo 2007 con la Ducati vuole aggiungere un secondo alloro iridato. E ora ha fretta di chiudere la pratica...

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