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E' Pedrosa che interrompe l'egemonia di Marquez!

Lo spagnolo con la Honda precede Lorenzo e Rossi. Solo quarto il campione del mondo

Si è interrotta la striscia vincente di Marc Marquez: lo spagnolo a Brno si deve accontentare di un quarto posto, mentre è toccato a Daniel Pedrosa proseguire la sequenza di successi della Honda HRC con una gara prodigiosa nel Gp della Repubblica Ceca. La Casa giapponese è all'undicesima affermazione del 2014, ma si è infranto nell'est il sogno di Marc di vincere tutte le gare del campionato.

Per la prima volta nella stagione "El cabroncito" diventa vulnerabile, al punto di non riuscire nemmeno a salire sul podio. L'iberico non ha cercato inutili rischi, ma la sensazione è che la sua Honda non avesse il solito passo, per cui Marc ha preferito ragionare in funzione del Campionato.

E così sul gradino più alto di Brno è salito il pilota di Sabadell che coglie il 26esimo successo in MotoGp, stava aspettando l'affermazione dalla Malesia dello scorso anno: ieri Marquez era rimasto stupito della posizione di partenza attardata del compagno di squadra, ma aveva indicato proprio in Daniel l'avversario più ostico. Non si era sbagliato: il catalano è andato al comando nel corso del sesto giro e non si è più fatto prendere, regalando una corsa da fuoriclasse agli spettatori cechi.

Alle spalle di Pedrosa c'è Jorge Lorenzo che replica la posizione di Indianapolis. Il maiorchino sulla sua Yamaha M1 ha montato la gomma anteriore più morbida per cercare di guadagnare la testa il più in fretta possibile, nella speranza di creare uno strappo nel gruppo e andarsene via. Jorge è riuscito a realizzare la sua strategia: al secondo giro ha infilato in un colpo solo le Ducati di Andrea Iannone e Andrea Dovizioso che erano scattate davanti e poi ha cercato la fuga.

Il "mamba nero" ha costruito un vantaggio di un secondo prima di subire il ritorno deciso, costante e ineludibile di Daniel Pedrosa che lo ha infilato in tromba al sesto giro, mostrando una netta superiorità della Honda HRC. E a nulla è valso che Jorge abbia tentato di riacciuffare "Camomillo" nell'ultimo giro: è stata solo un'illusione, perché oggi Dani era veramente imprendibile, ma il terzo podio di fila dà certamente sicurezza a Lorenzo.

La Yamaha ha piazzato una coppia di M1 sul podio con Valentino Rossi che è stato capace di cogliere un altro terzo posto, replicando Indianapolis. Il Dottore non sembra aver risentito della caduta di ieri e il dito mignolo abrasato sull'asfalto non ha dato grossi problemi dopo che i medici della Clinica Mobile gli hanno fatto una iniziezione di anti-dolorifico.

Marc Marquez mastica amaro: per la prima volta in stagione non è entrato in parco chiuso: la sua Honda HRC ha certamente avuto dei problemi tecnici, visto che il suo passo è stato più lento di un secondo nella seconda parte della gara. Può sorridere Giacomo Agostini che non vede crollare il record delle 10 vittorie di fila. Il suo primato è stato eguagliato ma non battuto. Marquez ha dovuto ricorrere anche alle sportellate per infilare Andrea Iannone: segno di un po' di nervosismo?

Encomiabile anche la gara delle Ducati con Andrea Iannone, quinto, davanti ad Andrea Dovizioso: l'abruzzese ha combattuto con il compagno di colori una battaglia dura, ma corretta, giusto per far capire al romagnolo che l'anno prossimo non farà certo il valletto nel team factory, quando divideranno il box. Le Desmosedici si sono prese il rischio di partire con le gomme morbide, facendo una scelta che non ha pagato, ma le Rosse hanno dimostrato di avere migliorato il proprio passo concludendo a 17 secondi dalla vetta. Avrebbero potuto fare meglio se non si fossero fatte le guerra: la sensazione è che sta montando una rivalità interna che andrà gestita per il bene della squadra di Borgo Panigale...

Il settimo posto è andato a Stefan Bradl con la Honda LCR che ha finito davanti a Aleix Espergaro con la migliore Open, la Forward Yamaha, e Bradley Smith con la M1 del Tech 3. Si rinfranca Alvaro Bautista che interrompe la sua fase di crisi con un decimo posto.

 

 

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