Le difficoltà incontrate lo scorso fine settimana a
Phillip Island hanno portato la
Bridgestone ad invocare la possibilità di effettuare un test sul tracciato australiano nel corso della prossima stagione, proprio al fine di evitare che possa ripetersi una situazione complicata come quella dello scorso weekend e andando in un certo senso ad accogliere quelle che erano state le richieste di alcuni piloti,
Valentino Rossi su tutti.
Il maggior grip offerto dal nuovo asfalto steso all'inizio del 2013 ha infatti reso inutilizzabile ognuna delle mescole portare in Australia dall'azienda giapponese: nessuna era in grado di garantire la distanza di gara, quindi la
Direzione Gara è stata costretta ad
accorciare la distanza a soli 19 giri, introducendo un format "flag to flag" che obbligava al cambio moto entro i primi dieci giri (da qui si è innescato il caos che ha portato alla
squalifica di Marc Marquez).
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Da quanto abbiamo visto lo scorso fine settimana, è evidente che abbiamo bisogno di effettuare un test a Phillip Island prima della gara del prossimo ottobre. Visto che al momento la pista australiana non è inserita tra le sedi dei test IRTA, stiamo cercando un modo per portare qui alcuni piloti a girare prima del Gp. In questo modo potremo raccogliere dei dati che ci saranno utili a portare delle gomme più adatte al nuovo asfalto" ha spiegato
Shinji Aoki, grande capo di
Bridgestone Motorsport.
Aoki poi ha anche voluto ringraziare le squadre per il clima di grande collaborazione che si è vissuto nel corso del weekend di fronte a tutte le problematiche: "
Considerato il materiale con cui abbiamo dovuto lavorare, sono abbastanza contento di come sono andate le cose a Phillip Island, perchè abbiamo potuto assistere ad una gara emozionante e allo stesso tempo sicura. Le squadre ed i piloti hanno mostrato grande professionalità e flessibilità nell'adattarsi a questa situazione, quindi voglio ringraziarle e congratularmi con loro".
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