Marc Marquez esorcizza anche Barcellona: il campione del mondo allunga la sequenza di successi aggiudicandosi il
Gp di Catalunya, infilando la
settima vittoria consecutivaValentino Rossi e
Daniel Pedrosa che hanno tenuto testa al "cabroncito" fino alle ultime curve.
Lo spagnolo cancella la delusione per la mancata pole position e sotto un tempo incerto ha dato una dimostrazione del suo valore con sorpassi mozzafiato. La
Honda festeggia la centesima affermazione nella classe regina rendendo storica questa gara che è stata ricca di spettacolo con continui capovolgimenti di fronte.
Alle spalle di Marquez è spuntato un
Valentino Rossi sontuoso che ha condotto a lungo la gara, dopo l'iniziale sfuriata di
Jorge Lorenzo, ma, mentre il maiorchino non aveva il passo per stare con la coppia della Honda, il
pesarese ha risposto colpo su colpo all'iridato che ha anche rischiato di tamponare Vale all'inizio del 12esimo giro, quando è finito largo.
Non abbiamo visto un Marc perfetto (ha fatto anche un paio di dritti), ma la sua determinazione feroce è stata maggiore della motivazione di tutti gli altri.
Marquez ha fatto anche un sorpasso in regime di bandiera gialla e l'iberico ha preferito alzare il braccio e restituire la posizione sia a Rossi, sia a Pedrosa prima di tornare alla carica, evitando possibili sanzioni, mentre
stavano scendendo le prime e uniche gocce di pioggia.
Valentino Rossi negli ultimi giri ha avuto un leggero calo della gomma e ha saputo approfittare dell'errore decisivo di
Daniel Pedrosa per agguantare una piazza d'onore nella quale non stava più facendo affidamento. L'italiano ha ritrovato la piena motivazione, sfidando faccia a faccia l'imbattibile Marquez.
Barcellona consegna alla Honda HRC anche un ritrovato
Daniel Pedrosa: il catalano sembra ritrovato dopo l'intervento al braccio. Ha firmato la pole position e si è giocato la vittoria fino all'ultimo giro davanti ai 93 mila spettatori impazziti per lo show a cui hanno assistito. "Camomillo" non ha mostrato alcuna sudditanza di fronte allo scomodo compagno di squadra e si accontenta dell'89esimo podio in carriera.
Valentino Rossi, secondo anche nel mondiale piloti con 117 punti a 58 lunghezze dal leader, ha dimostrato che la M1 può reggere il passo delle Honda:
Jorge Lorenzo, invece, si è dovuto arrendere prima dopo una partenza a razzo che lo ha portato in testa al gruppo. Il maiorchino si è leggermente staccato e quando la sfida fra i primi tre ha anche provato a rientrare, ma inutilmente. Se sperava di guadagnare tempo per far crescere le quotazioni di mercato prima del rinnova del contratto con la Yamaha, deve aver sbagliato tattica.
In quinta posizione si segnala
Stefan Bradl con la Honda LCR: il tedesco ha concluso un week end molto positivo dietro ai quattro grandi, cogliendo il massimo del potenziale che aveva a disposizione. Anche
Aleix Espargaro può gioire per il primato fra le Open, ma il sesto posto forse sta stretto alla Forward-Yamaha che aveva l'ambizione di puntare molto più in alto.
Aleix ha preceduto il
fratello Pol con la migliore delle Yamaha Tech 3, mentre
Andrea Dovizioso è scivolato all'ottavo posto, dopo essere stato sesto con la Ducati che ha accusato l'ormai endemico calo nel finale. Il romagnolo ha preceduto
Andrea Iannone con l'altra Desmosedici, mentre
Bradley Smith si è frapposto a
Yonny Hernandez in crescita con la Ducati Pramac.
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