Dopo i test di
Valencia tutti abbiamo esaltato
Marc Marquez per la rapidità con cui si era adattato alla
Honda RC213V, arrivando in pochi giri ad 1" da
Dani Pedrosa, ma forse sono state un po' sottovalutate le prestazioni di
Andrea Iannone: è vero che l'italiano aveva già avuto modo di provare la
Ducati in un paio di occasioni, ma è altrettanto vero che quando la Casa di Borgo Panigale si è spostata a
Jerez, il pilota di Vasto è riuscito subito a realizzare dei tempi migliori di quelli fatti segnare nel weekend di gara da
Valentino Rossi.
Insomma, un avvio decisamente positivo.
Andrea però ha confermato la sua tipica spregiudicatezza, dicendo che avrebbe potuto fare anche meglio in un'intervista rilasciata alla
Gazzetta dello Sport: "
Non è andata male, ma finché c’è chi gira più forte di me, non va bene. Voglio essere il più veloce" ha detto
Iannone, che con il suo 1'40"989 si è fermato a poco meno di nove decimi da
Nicky Hayden.
Anche se intorno alla Rossa c'è tanto pessimismo,
Andrea è molto motivato in vista di questa nuova avventura: "
Arrivo in MotoGp con un mezzo ufficiale e una Casa alle spalle. Tanti dicono che la Ducati non funziona: non ho l’esperienza per capire se è vero. Non so fino a che punto potremo risolvere i problemi con le regolazioni, o se ci vorrà altro. Serve pazienza. Se occorreranno modifiche strutturali al progetto, le faremo".
Il ducatista sa che non sarà una sfida facile, ma è molto motivato: "
A Jerez ho sperimentato quanto queste moto siano diverse rispetto alla Moto2. L’elettronica è più complessa, le gomme incredibili. Dovrò imparare a dominarle. Sono cresciuto tra mille difficoltà: non ho mai avuto stagioni facili, ma soffrire mi ha maturato. In MotoGp sarà dura, ma sono pronto".
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