La stagione 2011 ormai volge al termine, ma in casa
Suzuki non si è ancora capito quali saranno i piani per il 2012 in
MotoGp. In occasione del
Gp del Giappone, Paul Denning ha incontrato i vertici di Hamamatsu nella speranza di avere una risposta definitiva, ma tutto si è purtroppo risolto con un nulla di fatto.
Inevitabilmente, dunque, il nervosismo cresce all'interno della squadra britannica e questo è assolutamente plausibile: non deve essere facile non avere ancora certezze sul proprio 2012 quando siamo ormai ad ottobre inoltrato.
Inoltre, sta diventando sempre più concreta anche la possibilità di perdere
Alvaro Bautista, un pilota svezzato nelle ultime due stagione, ma che potrebbe cambiare aria proprio ora che sta cominciando a dare segnali importanti di maturazione. Perso
Andrea Dovizioso, infatti,
Lucio Cecchinello non ha nascosto di aver iniziato a fare la corte al pilota spagnolo nella speranza di portarlo alla
Honda LCR.
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Gli incontri in Giappone sono stati positivi, ma alla fine non è ancora stata presa una decisione finale. C'è un senso di frustrazione, ma allo stesso tempo resta il fatto che questa è una squadra Suzuki e di nessun altro. Accettare di partecipare non è sufficiente. Abbiamo bisogno di partecipare con un progetto che può andare avanti, ma abbiamo bisogno di una risposta a breve termine se vogliamo essere almeno ragionevolmente competitivi" ha spiegato
Paul Denning a
MotorCycleNews.
Con questi tempi dilatati, diventa sempre più probabile che la
Suzuki alla fine possa essere costretta a correre ancora con l'attuale
GSV-R 800 anche nel 2012, in quanto pare che lo sviluppo della nuova 1000 sia ancora piuttosto indietro con i lavori.
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