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Bautista: "Quest'anno posso fare un salto avanti"

Lo spagnolo non sente la pressione di dover colmare il vuoto lasciato da Simoncelli

Bautista:
Di ritorno dall'Italia, dove in settimana è stato presentato ufficialmente il team San Carlo Honda Gresini 2012, Alvaro Bautista ha ripreso gli allenamenti, e dopo una sessione di supermoto nella mattina di venerdì, ha concesso questa breve intervista ai microfoni di MotoGp.com, che vi riproponiamo integralmente: Come è andata la presentazione a Milano? Com'era l'atmosfera nel team? "È una situazione del tutto differente rispetto a quella del 2011, dove ero l'unico pilota Suzuki. Quest'anno faccio parte del team Gresini, presente in tutte e tre le categorie del Campionato del Mondo. Ho avuto l'opportunità di conoscere gli sponsor, la gente del team, il tutto circondato da un'atmosfera positiva. Dopo l'ultima gara della scorsa campagna, è sembrato che tutti volessero tornare subito in pista per fare risultato, quindi sono tutti carichi". Quest'anno presenta diversi cambiamenti per te, non solo la capacità del motore, ma anche il nuovo team e la nuova moto. Durante la fase prestagionale è stato difficile adattarsi a questi cambiamenti? "Per ora i test sono andati veramente bene. La capacità è differente e anche la moto. C'è molta più elettronica e ho dovuto imparare a guidare sfruttandola. C'è anche molta più potenza. Tutto sommato il bilancio è positivo perché ogni volta che scendiamo in pista raccogliamo buoni risultati. C'è ancora del lavoro da fare, ma sono convinto che il percorso intrapreso sia quello giusto". Hai lasciato il secondo test di Sepang con soddisfazione, nonostante il condizionamento del tempo atmosferico. Su quali aspetti lavorerai nel test ufficiale di Jerez della prossima settimana? "Nell'ultimo test non abbiamo girato più di tanto a causa del cattivo tempo atmosferico e di un problema riscontrato nel motore di Pedrosa. Avremmo voluto provare alcuni aspetti della geometria della moto per rendere la guida più confortevole, ed è proprio da questo che ripartiremo ad Jerez. Torneremo di nuovo a concentrarci sull'elettronica, perché come ho già detto prima, questo prototipo ha molti più parametri della Suzuki, e io devo ancora capire esattamente cosa voglio e cosa non voglio. Darò il mio meglio per ottenere un buon pacchetto base, anche perché mancano solo due settimane alla prima gara della stagione". Come ti stai preparando fisicamente? "Mi sto impegnando seriamente perché la 1000 richiede una buona preparazione fisica. Spero che questa tipologia d'allenamento possa tornarmi utile in sella alla moto, così da avvertire meno stanchezza ed una conseguente miglior performance". Quest'anno salirai in sella alla stessa RC213V di Stoner e Pedrosa. Le vostre moto saranno esattamente identiche o ci saranno delle differenze con quella ufficiale? "In teoria, ci sono quattro Honda. Tutte partono dallo stesso livello base di parti ed elettronica. L'unica differenza è che la mia moto userà forcelle Showa, ammortizzatori Öhlins e freni Nissin. Queste sono le uniche differenze. Showa vuole tornare nel Campionato del Mondo e mi hanno proposto di rappresentarli e di sviluppare il progetto. Quindi, le moto partiranno dallo stesso livello e, per ogni cambiamento, chiaramente i piloti ufficiali avranno la precedenza". Affronterai il Campionato in sella ad una moto dotata di un'insolita carenatura nera, un tributo a Marco Simoncelli… "Si, è una piccola forma di rispetto. Partiremo con la carenatura nera, mentre negli anni passati era completamente bianca. In segno di rispetto, inizieremo la campagna con questo colore che durante il Campionato cambierà e lascerà nuovamente il posto al bianco". Come ti senti all'idea di occupare il posto di un pilota che ha lasciato un enorme vuoto nella comunità MotoGp e tra gli appassionati? "In questo momento sto cercando di non pensarci troppo. Sono con una squadra molto competitiva e ci stiamo concentrando sul lavoro da fare. Rimane sempre il segno lasciato dal pilota venuto prima di te, ma questa volta è diverso. Sto lavorando con altri tecnici e meccanici e non è esattamente la stessa situazione. Non sento tutto il peso e la responsabilità sulle mie spalle. Mi è stata data una grande opportunità, e ora cercherò di farla fruttare al massimo". Credi che il livello tecnico della squadra e il prototipo a tua disposizione ti permetteranno di fare grossi passi in avanti nei risultati quest'anno? "Si, sono arrivato in questo team proprio per questa ragione, per fare un grosso balzo in avanti. Questa squadra ha da sempre avuto un buon supporto da HRC e buone parti. Quest'anno potremo contare sull'appoggio di Honda, quindi in teoria avremo i pezzi per provare a lottare per buoni risultati. Credo nella squadra e la squadra crede in me, quindi penso che supportati da Honda potremo fare bene". Nella lista dei favoriti al titolo, sembra che per il momento non rientri il tuo nome… "Per ora è così. Logicamente i favoriti sono l'attuale Campione del Mondo Stoner, il vice Campione Lorenzo, Pedrosa e Dovizioso. Credo che loro siano i favoriti...il nostro obiettivo sarà provare a raggiungerli. Per ora siamo ancora dietro, ma daremo il massimo per essere lì con loro".

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