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A Sepang non servono le gomme asimmetriche

I tecnici della Bridgestone hanno spiegato che lo sforzo è identico su entrambe le spalle

Ad appena una settimana di distanza dal Gran Premio del Giappone, domenica 10 ottobre è in programma sul circuito internazionale di Sepang, in Malesia, il quindicesimo appuntamento del Campionato del Mondo di MotoGp. La gara rappresenta il 150° gran premio nella classe MotoGp per la Casa giapponese dal suo ingresso nel 2002 con il Team Proton KR. Il tracciato di Sepang, lungo 5.548 metri, offre una grande varietà di curve e di rettilinei velocissimi particolarmente impegnativi per i piloti, per le moto e per i pneumatici, che saranno testati al limite soprattutto per la temperatura molto elevata della pista, che spesso raggiunge i 50°C. L’umidità è particolarmente elevata e anche la pioggia torrenziale è spesso una costante su questo tracciato, condizionando il regolare svolgimento della corsa nel 2009 e cancellando la sessione di qualifica nel 2006. Il circuito presenta due lunghi rettilinei preceduti da curve da percorrere a velocità ridotta e richiede una buona frenata e stabilità in entrata di curva, mentre un buon grip in uscita di curva è fondamentale per massimizzare la velocità in rettilineo. Il tracciato è caratterizzato da cinque curve a sinistra e dieci curve a destra e non richiede l’utilizzo del pneumatico asimmetrico al posteriore perché la temperatura sia della spalla destra sia di quella sinistra del pneumatico è equamente bilanciata. La Casa giapponese ha selezionato per l’anteriore la tipologia di pneumatico con mescola dura ed extra dura, mentre per il posteriore i piloti avranno a disposizione il pneumatico con mescola media e dura. Il tracciato è uno dei pochi inseriti in calendario in cui si disputa anche il Gran Premio di Formula 1 e la Casa giapponese vanta una notevole esperienza vincente su questo circuito. Nel 2009 il titolo mondiale vinto da Valentino Rossi (Fiat Yamaha Team) fu assegnato in Malesia e quest’anno il compagno di scuderia Jorge Lorenzo ha l’opportunità di conquistare il primo titolo nella classe MotoGP proprio sul tracciato asiatico. Con un vantaggio in classifica di 69 punti rispetto al diretto rivale Dani Pedrosa (Honda Repsol), a Lorenzo basterebbero appena 7 punti per laurearsi Campione del Mondo se Pedrosa non dovesse prendere parte alla gara. L’attuale leader andrebbe a 76 punti e con tre gare al termine della stagione conquisterebbe anticipatamente il Campionato del Mondo. Tohru Ubukata:Sepang rappresenta una sfida impegnativa per i pneumatici perché è una combinazione di curve ad elevata velocità, lunghi rettilinei e stretti tornanti. Il pneumatico slick anteriore è sottoposto ad una grande sollecitazione e deve avere una sezione centrale resistente per garantire una buona stabilità in frenata perché i piloti decelerano da una velocità di 300 km/h ad appena 80 km/h nei tornanti. E’ importante avere un buon grip sul bordo del pneumatico anteriore e posteriore per i carichi laterali generati nelle curve lunghe e veloci, mentre le brusche accelerazioni richiedono una buona trazione sul bordo del pneumatico posteriore. Normalmente quando una moto è in posizione diritta in rettilineo il carico laterale sui pneumatici è minimo e il flusso d’aria è massimizzato, quindi c’è un maggiore effetto di raffreddamento, ma a Sepang le elevate temperature dell’aria e della pista, in aggiunta alle pesanti frenate alla fine dei rettilinei, possono generare una temperatura elevata nella sezione centrale del pneumatico, quindi fondamentale sarà la durata del pneumatico stesso. Siamo stati a Sepang per i test invernali e i team hanno a disposizione numerosi dati per definire i set-up”.

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