Morbidelli si gode la sua prima top 5 in MotoGP: "Per un momento ho pensato di prendere anche Miller"
Il pilota italiano ha conquistato il suo primo risultato importante da quando è passato a difendere i colori della Yamaha Petronas, dando la netta sensazione che il primo podio nella classe regina non sia troppo lontano se continuerà così.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Nella scorsa gara in Argentina, Franco Morbidelli aveva già dimostrato di avere tutte le carte in regola per giocarsela ad armi pari con i big della MotoGP, battagliando a lungo per le posizioni da podio con avversari del calibro di Valentino Rossi ed Andrea Dovizioso.
Un contatto con Maverick Viñales nel finale però gli aveva impedito di concretizzare un risultato importante che avrebbe meritato.
Il pilota della Yamaha Petronas però non ha dovuto attendere troppo per rifarsi, perché ad Austin ha ottenuto il miglior risultato della sua carriera in MotoGP, un quinto posto che gli è valso anche la sua prima top 5 nella classe regina. Una bella soddisfazione per l'ex campione del mondo della Moto2.
"Sono davvero molto contento di questo quinto posto. E' stata una gara dura, perché partivo indietro. Non avevo fatto una buona qualifica, ma ero fiducioso perché sapevo che sarei potuto essere veloce" ha detto Morbidelli ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.
Dopo aver duellato a lungo con Dovizioso per la quarta posizione, nella seconda parte di gara aveva sperato di ricongiungersi con Jack Miller, alla fine terzo, ma il calo della gomma non gli ha permesso di portare a termine la rimonta. Anche se la sensazione è che l'appuntamento con il podio sia solo rimandato.
"Per un momento ho anche pensato di poter raggiungere Miller, ma non ce l'ho fatta, perché ho dovuto rallentare nel finale. Comunque mi porto a casa questo quinto posto, queste belle sensazioni, e me le devo portare anche a Jerez per continuare così".
Quel che è certo è che, dopo aver masticato amaro nel suo anno d'esordio in sella alla Honda della Marc VDS, ora dispone di una moto che gli permette di esprimere al meglio il suo talento, anche se il processo di adattamento alla M1 è ancora in corso.
"La moto è molto bella da guidare. Ci sono delle cose da migliorare ovviamente, ma è normale. Ci sono anche delle altre piccole cose a cui sono io che mi devo adattare. E' una sorta di processo di crescita che non finisce mai, però credo che siamo già a buon punto" ha concluso.
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