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Morbidelli: "Non capisco perché con la gomma nuova non miglioro"

Il campione della Moto2 con la Honda del team Marc VDS è anche caduto forzando il passo perché non usciva il tempo con il pneumatico fresco. "Oggi avevo un buon passo: cominciamo a capire in quale direzione bisogna andare".

Franco Morbidelli, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Franco Morbidelli, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Franco Morbidelli, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Franco Morbidelli, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Franco Morbidelli, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Franco Morbidelli, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Franco Morbidelli, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS

Franco Morbidelli ha provato a cercare il limite della sua Honda ed è caduto. Se l’è cavata con una scivolata innocua, ma il campione della Moto2 a Buriram nella seconda giornata di test collettivi ha scoperto qual è la soglia oltre la quale non deve andare.

Il 23enne romano del team Marc VDS ha chiuso la giornata in 18esima posizione a 1”2 dal leader Marc Marquez proseguendo il suo apprendistato nella categoria regina.

Il laziale, dopo il salto di categoria, è ancora nella fase della scoperta della MotoGP…
“E’ vero, mi sto divertendo. La giornata è andata bene perché sto cominciando a capire la moto: oggi avevo un buon passo. Segno che stiamo iniziando a lavorare seriamente e si comincia a capire in quale direzione bisogna andare nello sviluppo…”

Ma cosa non ti convince?
“L’ho detto, oggi avevo un buon passo, ma quando ho messo la gomma nuova non sono riuscito a migliorare i tempi, mentre i buoni tolgono un secondo. Devo capire come mai e trovare una soluzione”.

Hai cercato il limite della moto: sei anche caduto…
“Sì, mi sto avvicinando al limite piano piano. Anzi, l’ho anche superato: sono caduto perché stavo spingendo, mentre finora avevo fatto solo delle scivolate che erano frutto dell’inesperienza e che, quindi, avrei potuto definirle stupide. Oggi, quando ho montato la gomma nuova e non vedevo scendere il tempo, ho continuato a spingere finché non ho perso l’anteriore. Toccare il limite in questo modo ti aiuta a capire dove si trova e a spostarlo un poco”.

Vorrai stare davanti fra i rookie?
“Sarà tosta, anche Nakagami sta andando forte. Quest’anno ci sono tanti piloti che sono molto veloci, per cui entrare nei primi 12 sarà un problema. La selezione sarà grande, per cui sarà una battaglia interessante. In realtà basta migliorarsi di poco per trovarsi molto più in alto e basta fare un piccolo errore per sprofondare tanto più in basso. E, allora, cerco di guardarla dal lato positivo”.

Molti hanno criticato la pista di Burinam: tu come ti trovi?ù
“Bene, io sono ancora in estasi semplicemente per essere in MotoGP e, quindi, mi diverto moltissimo dappertutto. Quello di Burinam è un pistone con due rettilinei nei quali si sfrutta tutta la potenza della moto e in fondo si arriva a 325 km/h e si deve staccare a 200 metri dalla curva: sono sensazioni forti, sono sensazioni bellissime”.

A Sepang dicevi di cercare le scie di Marquez e Valentino, qui hai deciso di seguire anche qualcun altro?
"In MotoGP chiunque segui fai bene perché i piloti sono tutti fortissimi. Ma ci tengo a dire che non mi fermo ad aspettare nessuno perché sarebbe controproducente. Se, invece, trovo qualcuno davanti lo seguo ben volentieri. In questa fase si può imparare da tutti”.

Chi ti ha impressionato di più?
“Oggi ho visto Pedrosa: è veramente bello vederlo guidare. Ha uno stile pulito che affascina: l’ho sempre stimato da quando, bambino, lo vedevo in tv. Ritrovarmelo davanti, quindi, è stato bello”.

In Qatar nell’ultima ora dell’ultimo giorno di test girerete sul bagnato…
“Sarà un test più per valutare qual è la visibilità in notturna che per capire le gomme rain e, quindi, saremo tutti in fila per comprendere cosa si potrà vedere effettivamente con lo spry e non tireremo al limite. È giusto fare anche queste prove…”.

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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