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Morbidelli felice: "La Yamaha è più intuitiva della Honda, si adatta bene al mio stile di guida!"

Grande esordio di Franco Morbidelli in sella alla Yamaha M1 del nuovo team SIC Petronas. Per il romano un ottimo sesto tempo all'esordio con la moto di Iwata.

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Chi si aspettava un esordio buono di Franco Morbidelli in sella alla Yamaha M1 del team SIC Petronas sarà rimasto certamente sorpreso, perché il campione del mondo 2017 della Moto2 e il Rookie of the Year 2018 di MotoGP ha fatto ben di più in questa prima giornata di test sul tracciato di Valencia che ha visto protagonisti tutti i piloti e i team di MotoGP.

Il pilota romano ha firmato un clamoroso sesto tempo in 1'32"085 nella giornata d'esordio in sella alla nuova Yamaha M1 dopo aver faticato a lungo nella sua stagione da rookie con la Honda RC213V del team Marc VDS.

"La cosa che mi ha impressionato di più della Yamaha è la stabilità. E' molto buona in generale", ha affermato subito Franco, che non ha nascosto la sua soddisfazione nonostante sia sempre un ragazzo molto posato nelle sue dichiarazioni, anche quando le cose vanno nella maniera giusta.   

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Alla fine della giornata Morbidelli ha avuto un colloquio con Valentino Rossi. I due si sono scambiati alcune impressioni sulla nuova versione della Yamaha che però non sarà affatto quella definitiva: "Sono andato a trovare Valentino per fare due chiacchiere dopo questa bellissima giornata. Abbiamo parlato un po' delle nostre impressioni sulla moto. Uno scambio di opinioni".

Inevitabile poi chiedere a Franco quali siano le principali differenze tra la Honda RC213V che ha pilotato sino allo scorso fine settimana e la Yamaha M1 con cui ha preso contatto oggi. Nella sua disamina, il pilota romano non ha certo nascosto che la moto di Iwata si adatti meglio al suo stile di guida.

"Con la Yamaha tutto succede in maniera più dolce rispetto alla Honda. Invece la Honda è molto più reattiva sia in staccata che in percorrenza, ma anche in uscita di curva. Sono due moto completamente diverse ma sono veloci tutte e due. Ora guido la M1 e dovrò tirare fuori il massimo da questa".

"Sicuramente il mio stile di guida è sempre stato molto dolce, per cui si adatta meglio alla M1. Credo che la Yamaha si adatti meglio a me, sì. La Honda è una moto che lascia fare molto al pilota. Il pilota deve fare molte cose per guidare bene una Honda. Si imparano delle cose che comunque guidando altre moto possono servire. La Yamaha è più intuitiva". 

 

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