La stagione 2012 si è aperta nel segno del dominato di quella 2012, ovvero
Casey Stoner. Il campione del mondo in carica ha artigliato il miglior crono nella prima sessione di prove libere del
Gp del Qatar, che insolitamente si è disputata al giovedì per permettere lo svolgimento di tutti i turni in orari notturni.
Questa volta però va detto che l'australiano è riuscito a piazzare la sua
Honda davanti a tutti con la consueta zampata arrivata negli istanti finali del turno, ma è anche vero che le
Yamaha hanno dato la sensazione di essere più bilanciate rispetto alla sua
RC213V, molto ballerina e tendente ad impennare.
Bisogna però aggiungere anche che probabilmente parliamo di tempi poco significativi, visto che come ritrmo siamo ancora distanti di un paio di secondi dalla pole position dello scorso anno.
Stoner, infatti, ha messo tutti in fila con un "misero" 1'56"474, tempo che comunque gli ha permesso di staccare di quasi due decimi
Jorge Lorenzo.
Davanti a tutti, dunque, ci sono i due piloti più attesi, ma è dietro di loro che c'è la sorpresa che non ti aspetti: in terza posizione troviamo infatti la
Ducati di Nicky Hayden. L'americano è riuscito a piazzare la sua zampata sotto la bandiera a scacchi montando le gomme morbide ed è riuscito a ridurre a meno di mezzo secondo il distacco dai primi.
Ma soprattutto ha rifilato praticamente un secondo al compagno di box
Valentino Rossi, che invece non è andato oltre al decimo tempo. Tra i due ducatisti comunque il gap è talmente ampio che appare quasi ovvio che possano aver fatto lavori di tipo differente.
La top five poi si completa con i due scudieri dei due contendenti allo scorso titolo, ovvero
Ben Spies e Dani Pedrosa. Alla fine hanno chiuso con tempi piuttosto vicini, ma l'americano della
Yamaha ha dato la sensazione di aver già trovato un buon bilanciamento, stando costantemente nelle prime posizione. Lo spagnolo della
Honda invece ha remato a metà gruppo, prima di trovare il colpo di reni proprio nel finale.
Molto interessante anche la prestazione di
Cal Crutchlow, che in sesta posizione si conferma il primo tra i piloti satellite e l'ultimo in grado di rimanere al di sotto del secondo di distacco, precedendo
Alvaro Bautista ed il compagno
Andrea Dovizioso, che invece è parso un po' impacciato al debutto in un weekend di gara sulla
Yamaha del
team Tech 3.
Veniamo ora alle
CRT: ancora una volta a mettere tutti in fila è stato
Randy De Puniet, autore del 13esimo tempo assoluto. Il francese del
Team Aspar ha chiuso con un ritardo di 3"5 dalla vetta. Non male se si pensa che comunque questa è una pista decisamente più veloce rispetto a Jerez.
Bene anche
Colin Edwards, bravo a portare la sua
Suter-BMW ad appena pochi millesimi dalla
ART-Aprilia del pilota transalpino. La vera sorpresa però è il 15esimo tempo, quindi terzo tra le CRT, di
Michele Pirro: non bisogna dimenticare, infatti, che la sua
FTR-Honda è un progetto molto più giovane rispetto alle moto che la precedono.
Più indietro
Mattia Pasini e Danilo Petrucci, rispettivamente 18esimo e 20esimo. Il portacolori della Ioda però ha una parziale scusante: per lui si trattava del debutto assoluto sul tracciato di Losail, visto che proveniene dalla Coppa del Mondo Superstock 1000.
MotoGp - Losail - Libere 1
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