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Mir: "Sono il più forte in gara, ma non in tutto il weekend"

Il pilota della Suzuki ha colto un secondo posto in rimonta di grande pregio. Ora Joan si trova in quarta posizione nel Mondiale, a soli 4 punti dalla vetta.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir continua a crescere di gara in gara, al pari di una Suzuki in grande spolvero nelle sue mani. Il pilota spagnolo ha colto un bel secondo posto in rimonta al Gran Premio dell'Emilia Romagna e Riviera di Rimini svolto questo pomeriggio sul tracciato di Misano Adriatico.

Mir, partito in 11esima piazza dopo una qualifica a dir poco deludente, ha sfoggiato un passo gara che lo ha portato a superare quasi tutti gli avversari, sino a fermarsi alle spalle di Maverick Vinales. Non prima, però, di aver fulminato Quartararo e Pol Espargaro con due splendide manovre negli ultimi giri di gara.

"Sono molto contento della mia gara. Sapevo di avere un buon passo e ho giocato le mie carte. All'inizio ho provato a superare tante moto, anche se Ducati e KTM sono difficili da passare. Poi, quando ho avuto pista libera, ho iniziato a fare il mio passo, ma chi avevo davanti era molto lontano. Pensavo non riuscire a recuperare, ma negli ultimi 10 giri sono rientrato e poi ho fatto un bel sorpasso su Quartararo".

"Sono rimasto un giro dietro a Fabio e ho visto come frenava. Lo faceva forte e l'accelerazione era buona. Tra Curva 1 e 2 si è aperto un po' di più del solito e sono entrato. Dopo ho visto che Espargaro stava faticando nelle curve a sinistra a causa delle sue gomme. Erano distrutte. A quel punto ho cercato di passarlo il prima possibile e sono riuscito a portare a casa un bel secondo posto".

Mir ha poi spiegato perché le Suzuki facciano così fatica in piste in cui l'asfalto ha molto grip. Le Suzuki non riescono a sfruttare questo vantaggio, cosa che invece riescono a fare quasi tutte le altre moto. Ecco perché poi, la domenica, i piloti della Casa di Hamamatsu sono costretti a rimonte furiose, spesso culminate con risultati di alto livello.

"Il problema è quando sulle piste troviamo tanto grip. Le altre moto riescono a sfruttarlo meglio di noi in qualifica. Questo è il problema. Penso che a Barcellona potremmo trovare la stessa situazione avuta in Austria. Potremo migliorare in questo aspetto".

In gara, come detto, Mir dimostra sempre di essere uno dei piloti più forti, se non il più forte data l'assenza di Marquez. Lui, però, è consapevole di dover fare passi avanti decisi sia nelle prove libere che in qualifica, ossia dove più fa fatica per cercare di ambire a piazzamenti ancora più nobili di quelli che ha ottenuto sino a ora.

"Forse sì, alla domenica mi sento il pilota più forte di tutti. Ma non lo sono per l'intero fine settimana. Ci manca qualcosa. Ci sono piloti come Quartararo, Vinales, Bagnaia le KTM, che sono molto forti in prove libere e qualifiche. Noi dobbiamo migliorare in questo aspetto per essere più forti sempre".

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