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Mir: “Sarà difficile battere le Yamaha, ma non impossibile"

Joan Mir vede le Yamaha come le grandi rivali da battere questo fine settimana a Barcellona. Il pilota Suzuki però non crede sia impossibile finire davanti.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir è a caccia della sua prima vittoria in MotoGP mentre continua ad avvicinarsi alla vetta della classifica mondiale, da cui è distante quattro lunghezze dopo essere stato il pilota che ha sommato più punti nelle ultime quattro gare (ben 69) ed essersi dimostrato il più costante. 

Il fine settimana di Barcellona non è iniziato nel migliore dei modi per Joan Mir, che è caduto nella sessione mattutina: "E' stata una giornata complicata per tutti, fredda, ventosa e la pista scivolava molto. Una buona giornata per andare in moto (ironico). Il feeling con la moto non è il massimo, ma è buono. Abbiamo una buona base per iniziare a lavorare. L'obiettivo di oggi è stato raggiunto. Vediamo se domani potremo lavorare sulle gomme e migliorare un po'". 

"La caduta mi ha preoccupato per le gomme - prosegue - Abbiamo cinque morbide anteriori, cinque medi, e quello duro che nessuno vuole provare, ne sarei sorpreso. Nelle ultime due gare siamo andati molto bene con la gomma morbida, che a Misano era quella prescelta. In questo caso non mi piace molto la media e pensavo che avrei perso questo set nella caduta. Questo ha cambiato la nostra giornata e ho dovuto montare un altro treno di soft nelle prime prove libere, ma ne avevo bisogno nella seconda sessione. La caduta è stata causata da una pressione eccessiva e dalla mancanza di temperatura in pista, tipica di una caduta da pneumatici freddi". 

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In una ripresa televisiva si è potuto vedere nel box della Suzuki che le moto di Mir e Alex Rins avevano un sistema frenante visivamente diverso: "Il freno è lo stesso, l'unica cosa che cambia è che Rins ha bisogno di avere più temperatura nei dischi ed è per questo che li ha coperti". 

Il tallone d'Achille di Suzuki quest'anno è la qualifica, a quanto pare questo venerdì sembrano esserci molti piloti in grado di fare un buon giro veloce che però la domenica non conterà per la vittoria: "Sono sicuro che succede, c'è sempre un pilota delle retrovie che fa un giro spettacolare e poi non ha ritmo. Qui si vedrà di più perché la gomma crolla molto. Con un pneumatico nuovo si può fare un giro, poi la gara è lunga e bisogna capire molto della moto e del gas. Sono sicuro che vedremo un sacco di gente fare un giro veloce e poi non saranno in testa alla gara".

A livello di ritmo, dopo questo primo giorno di lavoro, sembra che le Yamaha stiano dando il passo: "E' difficile conoscere il ritmo, la Yamaha non ha fatto dei run lunghi. Ho allungato la gomma centrale per vedere fin dove arriva. Loro facevano i giri con la gomma fresca. Li vedo forti, sono sicuro che saranno difficili da battere, ma non lo vedo affatto impossibile".

Durante la giornata, Mir ha incontrato Andrea Dovizioso, che ha potuto seguire un giro e nel successivo si sono scambiati la posizione: "Dovi ha iniziato alla fine con la gomma morbida e io andavo con la gomma usata. Ho potuto vedere alcune piccole cose, come quella che sul rettilineo la Ducati è molto rapida. Per me è difficile accelerare molto di più dall'ultima curva, mentre lui stava accelerando molto bene con la gomma morbida. Ma in altre parti del circuito lo stavo riducendo un po'. Poi è rimasto indietro e abbiamo entrambi beneficiato dei giri". 

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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