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Mir: “Passo per il cattivo del film solo per essere sincero”

Il campione del mondo in carica non comprende le critiche ricevute per i suoi commenti sull’episodio della tuta aperta di Fabio Quartararo a Barcellona.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir ha ricevuto più di qualche critica da parte di alcuni media francesi e anche dallo stesso Quartararo per aver chiesto che il pilota di Nizza fosse penalizzato per aver gettato via il paracostole in gara al Montmelo mettendo a rischio gli altri piloti.

Il pilota Suzuki si è mostrato pungente due settimane fa ed è tornato a difendere la sua posizione nel giovedì del Sachsenring, quando si è tornati sull’argomento. Mir è stato uno dei più critici su quanto successo a Barcellona, non tanto per l’apertura della tuta quanto per il fatto che il pilota Yamaha avesse lanciato il paracostole in piena velocità.

“È vero che sicuramente passo per il cattivo del film, ma la realtà è che provo semplicemente ad essere sincero, dire ciò che penso ed essere sempre obiettivo. Penso che non sto dicendo nulla che non pensino tutti. Non voglio che sanzionino Fabio e credo che nemmeno gli altri lo vogliano. L’unica cosa che ho detto è che se davvero si è tolto il paracostole, quella manovra è stata pericolosa. Ma se poi, vedendo bene le immagini, è uscito fuori che è caduta, allora è un’altra cosa”, ha spiegato Mir al termine delle libere del venerdì del Gran Premio di Germania.

 

Il campione del mondo in carica non ha avuto un venerdì tranquillo al Sachsenring, ha infatti chiuso in 16esima posizione nella classifica combinata e nelle FP3 di domani proverà ad agguantare l’accesso diretto al Q2: “Non sono troppo preoccupato, ma non mi piace stare dove sono. Ho mancato un’opportunità di stare davanti. Se domani non miglioro, sarò molto più arrabbiato. Penso di avere un’occasione di fare un buon tempo nelle FP3, perché qui è importante partire il più avanti possibile”.

“Ci sono circuiti in cui arrivi, scendi in pista e la moto funziona bene. Oggi non mi sono sentito per niente bene, soprattutto nelle FP2. Con la temperatura più alta ho provato la gomma media e la dura, ho fatto il time attack con le medie, ma è stato un disastro. Lo sappiamo già per domani, con il caldo è meglio la dura. È qualcosa che si può risolvere. Ho bisogno di migliorare il turning, non lo sto facendo bene, faccio fatica a girare, non ho molto grip e bisogna migliorare questo aspetto perché l’ultimo settore della pista è molto importante, ma io perdo molto tempo. Si possono migliorare entrambe le cose, c’è del margine. Ma abbiamo iniziato un po’ a rilento e questo non è mai buono. Il team dovrà guardare i dati e sicuramente troveremo una soluzione per domani”.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
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