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Miller: “Inaccettabile mostrare in tv il replay dell’incidente”

Il pilota Ducati afferma che il fatto di aver mandato in onda più volte il replay dell’incidente mortale di Jason Dupasquier nella Moto3 al Mugello sia stato inaccettabile.

Jack Miller, Ducati Team

Jack Miller, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Sabato scorso, nelle qualifiche del Gran Premio d’Italia della Moto3, il 19enne Jason Dupasquier è stato coinvolto in un terribile incidente che gli ha procurato lesioni gravissime che hanno poi causato la morte. Poco dopo l’incidente, è stato mostrato in diretta mondiale il replay, prima di passare nuovamente alle immagini in diretta, che mostravano ininterrottamente lo staff medico in pista impegnato a soccorrere il pilota.

Jack Miller non è stato affatto contento di quanto visto sabato in televisione e ha rivelato che la sera stessa ha obbligato a spegnere le televisioni nell’hospitality Ducati, a causa dei continui replay dell’incidente che venivano mandati in onda: “Sabato sera ho cenato e avevamo la tv accesa su Sky nell’hospitality. Ho fatto spegnere tutte le televisioni perché avrò visto il replay di quell’incidente dieci volte”.

“Penso che sia più inaccettabile di qualsiasi altra cosa. Non si sapeva la situazione, non si sapeva cosa succedesse. Speravamo e pregavamo tutti per lui e queste cose non dovrebbero succedere. Il fatto che abbiano accesso a quel filmato non significa che debba essere sempre mostrato. Ma questo è il mondo in cui viviamo ora, si pensa solo ai media e a fare visualizzazioni. Quindi questo è quanto”.  

Proprio la copertura televisiva degli incidenti era stata al centro delle polemiche prima di questo episodio, in particolare dopo il terrificante incidente tra Johann Zarco e Franco Morbidelli nel Gran Premio d’Austria dello scorso anno.  

Anche Fabio Quartararo, vincitore del Gran Premio d’Italia, sabato scorso aveva detto che mostrare in diretta le immagini dei soccorsi a Dupasquier non era una cosa bella da vedere, ma aveva compreso  che fosse una situazione difficile anche per le televisioni.

“In realtà, lo scorso anno, mi pare in Austria, abbiamo visto l’incidente moltissime volte e oggi (sabato, ndr) solamente una o due volte – ha affermato il pilota Yamaha – poi abbiamo visto anche le curve, l’elicottero. Non sono scene belle da vedere, prima di scendere in pista e andare a 350 km/h dopo pochi minuti. Ma credo che come non è facile per noi, non lo sia nemmeno per le televisioni. Quindi sì, bisogna fare reset e provare a concentrarsi sul proprio lavoro”.

Brad Binder pensa che la copertura televisiva degli incidenti possa anche essere positiva, perché ‘calma’ il pilota se vede qualche movimento da parte delle persone coinvolte.  Quando Autosport ha chiesto se le televisioni avessero il dovere di proteggere i piloti in queste situazioni e non trasmettere le immagini, il pilota KTM ha risposto: “Non è bello da vedere, ma allo stesso tempo è bello vedere che quando le cose vanno nel verso giusto riesci a vedere i movimenti o le reazioni delle persone coinvolte, ti conforta”.

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