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Michelin, Taramasso: "Una soft anteriore in più in Qatar"

Piero Taramasso, responsabile Michelin in MotoGP, ha fatto il punto della situazione per Motorsport.com a pochi giorni dalla prima gara della stagione in Qatar.

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Gold and Goose / Motorsport Images

Questo fine settimana la MotoGP inizierà a fare sul serio in Qatar, ma le cinque giornate di test disputate sul tracciato di Losail hanno già permesso alle squadre ed ai piloti di affinare la messa a punto in vista del primo round. Tutti arriveranno pronti al primo appuntamento stagionale, cosa che vale anche per la Michelin, che ha raccolto delle indicazioni molto utili nelle scorse settimane, validando le scelte che erano state fatte a livello di mescole, andando nella direzione di soluzioni più dure.

Indicazioni che hanno permesso anche di introdurre insieme a Dorna ed alle squadre una deroga all'allocazione delle gomme anteriori per i primi due GP, che si disputeranno entrambi sul tracciato alle porte di Doha, concedendo una soft in più e riducendo invece il numero delle dure, poco utili in condizioni notturne. Per questo Piero Taramasso, responsabile dell'azienda francese in MotoGP, guarda con ottimismo all'avvio del 2021.

"I test sono andati bene, sia a livello di gomme che di moto. I piloti erano tutti soddisfatti, anche se le condizioni non sono mai state perfette a causa del vento e della sabbia. Anche noi siamo contenti, perché i tempi sono stati molto buoni: Miller ha fatto il record della pista e anche Quartararo è sceso sotto a quello precedente. Zarco ha toccato una velocità di punta record, ma anche Valentino ha fatto il suo primato personale a Losail", ha detto Taramasso a Motorsport.com.

"Abbiamo raccolto buone indicazioni e non solo a livello di performance, perché quella del Qatar è una pista molto esigente anche a livello di usura: l'asfalto è abrasivo, in più c'è la sabbia. Ma sia a livello di degrado che di temperature è sempre stato tutto sotto controllo", ha aggiunto.

Losail è una pista più critica per l'anteriore o per il posteriore?
"Direi per l'anteriore, non solo per le staccate, ma anche per il tipo di asfalto. Di solito soffre tanto nei primi giorni, quando la pista è sporca, poi mano a mano che la pista si gomma, la situazione va un po' meglio. Per l'anteriore poi c'è un punto critico come la curva 2, che è la prima a sinistra. E' un po' come la curva 5 di Sepang, la 4 di Valencia o la 11 al Sachsenring. I piloti sanno che devono fare attenzione, perché prima ci sono due curve a destra con in mezzo un lungo rettilineo, quindi la gomma si raffredda sul lato sinistro. Noi glielo ricordiamo, ma quello è proprio un punto critico, quindi può capitare di vedere delle cadute".

Rispetto alle scelte che avevate fatto per il 2020, nei test avete provato delle mescole differenti al posteriore, che saranno poi anche quelle della gara...
"La gomma soft che avevamo portato ai test dell'anno scorso era troppo morbida, si consumava troppo e tendeva a far muovere troppo anche la moto, quindi abbiamo deciso di eliminarla. La soft che abbiamo portato quest'anno è la mescola che avevamo scelto come media nel 2020. Siamo andati ad indurire un po', proprio per limitare l'usura, ma i tempi sono stati buoni ed abbiamo guadagnato davvero tanto a livello di costanza: i primi giorni riuscivano a fare anche 25-28 giri con la soft senza notare alcun decadimento del posteriore. Nel secondo test, quando i tempi si sono abbassati ed i piloti erano più aggressivi nella guida, abbiamo iniziato a notare un calo, anche se credo che con la soft si possa fare la gara se la pista è in buone condizioni. Siamo soddisfatti, perché abbiamo fatto un bel passo avanti in termini di costanza della performance e questo è il nostro obiettivo per il 2021. Non a caso, la scelta di eliminare la soft della passata stagione la ripeteremo anche su altri circuiti, proprio per evitare un decadimento precoce delle prestazioni, che in passato a volte ha portato a critiche da parte dei piloti che avevano deciso di azzardarla anche dove sarebbe stata poco indicata".

Vista questa scelta, per il Qatar avete cambiato anche la media e la dura al posteriore?
"Sì, nel senso che quella che l'anno scorso era la dura, quest'anno sarà la media. E poi abbiamo una mescola ancora più hard che utilizzeremo come dura. Le soluzioni sono state tutte provate nel corso dei test, anche se logicamente la media e la dura sono più adatte alla FP1 ed alla FP3, quando si gira con il sole ancora alto e con delle temperature più elevate, che sull'asfalto possono essere tra i 40 ed i 45 gradi. La gara invece sarà alle 20 locali, quindi con le temperature che si abbassano è normale passare ad una mescola più morbida, pur sapendo che anche la media può funzionare bene all'ora della corsa: probabilmente è più costante, ma ha meno potenziale della soft".

Quindi l'indicazione che avete al momento è che vedremo molti piloti con la soft al posteriore domenica...
"Sì, anche perché è stata la gomma più utilizzata da tutti. E' quella che funziona meglio in tutte le condizioni, fino a 35-40 gradi. E' quella che ha più potenziale, perché ha sia grip che costanza. Ma in generale penso che in gara la combinazione più utilizzata sarà quella con una gomma soft sia all'anteriore che al posteriore".

Avete cambiato le mescole anche all'anteriore o sono sempre quelle che avreste usato anche l'anno scorso in Qatar?
"Abbiamo confermato la soft che avevamo portato ai test nel 2020. La media invece è una gomma asimmetrica, che è soft sul lato sinistro e al centro, ed è solo un po' più dura sulla spalla destra. Questa gomma lo scorso anno l'avevamo provata nei test, ma poi non sarebbe stata nell'allocazione della gara, invece quest'anno abbiamo deciso di introdurla anche nel weekend. Poi c'è la gomma dura, ma credo che quella servirà solo per iniziare la FP1 e la FP3, quindi quando c'è più caldo. Come per il posteriore, devo dire che la soft è stata quella che si è comportata meglio e che sembra di avere un range di utilizzo piuttosto ampio, mentre la dura in ottica gara è proprio da escludere".

Viste le condizioni particolari della notturna, in Qatar avete modificato l'allocazione standard all'anteriore...
"Proprio perché la soft è stata quella che ha dato il feeling migliore ai piloti, oltre a lavorare su un range davvero ampio di temperature, insieme a Dorna ed ai team abbiamo deciso di fare una deroga al regolamento per le prime due gare in Qatar, pensata in base ai risultati dei test. Proprio come abbiamo fatto l'anno scorso a fine stagione, in quel caso per un'esigenza legata alle basse temperature, abbiamo deciso di aumentare a sei le gomme soft, riducendo a quattro le dure (normalmente ne sono previste cinque per ogni mescola, ndr), che in condizione di gara non dovrebbero essere particolarmente utili".

L'ultima giornata è stata condizionata dal forte vento, che ha portato in pista tanta sabbia. Lo temete anche per la gara?
"Il vento e la sabbia sono sempre una preoccupazione in Qatar. Basta davvero una raffica che porta in pista un po' di sabbia e cambia tutto, sia il grip che l'usura. Crea un effetto quasi come la carta vetrata sulla gomma, ma la sabbia tende anche a far scivolare di più le moto. Per esempio, nell'ultima giornata dei test è stato impressionante vedere quando le moto transitavano sul rettilineo, perché ne sollevavano talmente tanta che sembrava quasi che fossero sul bagnato. Se le condizioni dovessero essere queste, saremmo veramente al limite per fare la gara, ma quella era una mini tempesta di sabbia, quindi se il vento non è così forte non dovrebbe essere tanto problematico".

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Photo by: Michelin

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