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Michelin, Taramasso: "Non è facile realizzare tre soluzioni performanti e durature, ma spesso ci siamo riusciti"

Il responsabile dell'azienda francese è orgoglioso per il lavoro svolto fino ad ora nel 2018, perché sono crollati diversi record e in quasi tutte le gare i piloti di MotoGP hanno portato sulla griglia di partenza l'intera gamma di pneumatici a disposizione per il weekend di gara.

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Michelin Sport

Membri del team Michelin al lavoro
Un dipendente Michelin al lavoro
Un dipendente Michelin al lavoro
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
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Pneumatici Michelin
Camion Michelin
Gomme Michelin
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
Michelin tyre
Michelin tyres

La MotoGP fa tappa a Motorland Aragon questo fine settimana per il 14esimo appuntamento della stagione 2018. Un'annata che a dispetto di una classifica che vede Marc Marquez in fuga solitaria a sei gare dal termine, ha regalato alcune gare molto spettacolari e combattute.

Merito anche della Michelin, che in questa stagione è riuscita quasi sempre a fornire una gamma di pneumatici in grado di assecondare le esigenze di tutto lo schieramento. Non a caso, spesso capita di vedere utilizzate tutte le mescole a disposizione. E questo è un vanto per il responsabile dell'azienda francese Piero Taramasso, che ha fatto per Motorsport.com il punto della situazione alla vigilia del weekend.

Ad Aragon ci sono già stati dei test dopo Silverstone. Avete fatto scelte in linea con le gomme che sono state utilizzate in quell'occasione?
"Sì, porteremo le stesse gomme che abbiamo provato nel test, che sono molto simili a quelle che avevamo portato l'anno scorso. Le anteriori sono esattamente le stesse che avevamo l'anno scorso, perché ci avevano dato degli ottimi risultati, e anche al posteriore abbiamo fatto solamente delle piccole modifiche, ma siamo negli stessi range delle gomme che abbiamo utilizzato nel 2017. Davanti abbiamo tre soluzioni simmetriche, quindi con la stessa mescola su entrambi i lati, mentre al posteriore sono asimmetriche, con la mescola più dura a sinistra e più morbida a destra. Per quanto riguarda le rain, portiamo una soft ed una media sia all'anteriore che al posteriore".

Motorland Aragon è un circuito stressante per gli pneumatici?
"Il circuito è impegnativo, perché sappiamo che ci sono varie tipologie di curve. Ci sono curve in salita ed in discese, poi ci sono sia curve strette che curve molto ampie e veloci. Inoltre c'è un rettilineo molto lungo che stressa parecchio le gomme nella parte centrale. Anche dal punto di vista meteorologico parliamo di una zona che non è particolarmente stabile, quindi possono arrivare dei temporali piuttosto rapidamente. Pure a livello di temperature, spesso fa freddo al mattino, ma poi c'è piuttosto caldo nel pomeriggio. Diciamo che sono più questi aspetti che ci possono preoccupare, più che le gomme in se stesse. Tutto sommato l'anno scorso le performance erano buone e i primi tre piloti hanno usato gomme diverse al posteriore, quindi per noi era stata una corsa positiva e speriamo che lo sia altrettanto quest'anno".

Il fatto che su quasi tutti i circuiti in gara si vedono utilizzare le tre mescole a disposizione è un grande merito della Michelin, che sembra avere soluzioni adatte ad ogni tipo di moto e di stile di guida...
"Non è facile realizzare tre soluzioni diverse che possano essere performanti e reggere la distanza della corsa. Però in tante occasioni ci siamo riusciti. Quando ci riusciamo, è una grande soddisfazione, perché sappiamo che ogni pilota è in grado di scegliere la gomma più adatta alle sue caratteristiche. Per esempio, c'è quello che vuole la gomma con più grip come Lorenzo. Poi c'è chi preferisce puntare sulla stabilità come Marquez o Valentino. Poi ci sono quelli che vanno su un compromesso tra queste due soluzioni e possono essere piloti come Iannone o Crutchlow. Non è una cosa semplice, ma ci siamo riusciti in parecchie occasioni e questo è anche il nostro obiettivo per quest'anno".

Questo indubbiamente favorisce anche lo spettacolo, perché se ogni pilota ha la gomma più adatta alle sue caratteristiche, ha più possibilità di lottare al vertice...
"Infatti abbiamo visto tante gare combattute fino all'ultimo, con distacchi molto ravvicinati tra le prime dieci o quindici moto, e credo che questo sia merito del lavoro che abbiamo fatto con le gomme".

Facendo un passo indietro, a Misano sembra che le cose siano andate piuttosto bene, visto che avete fatto dei nuovi record...
"A Misano sono state le condizioni della pista a creare un po' di difficoltà, perché cambiavano ogni giorno: pioveva alla notte e poi di giorno asciugava e faceva molto caldo. Quindi ci sono state sessioni con più gomma a terra ed altre con meno gomma. Ogni volta che andavano in pista, i piloti trovavano delle condizioni differenti, ma alla fine è andata bene, perché è stato fatto il record della pista in qualifica il sabato, ma anche quello in gara, che comunque ci apparteneva già dal 2016. E' stato un weekend positivo".

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