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Mercato MotoGP: la Ducati s'è arresa prima di Lorenzo

L'avventura di Lorenzo alla Ducati finirà con il pilota ferito dalla considerazione più bassa nei suoi confronti da parte della Casa bolognese, sfociato con una proposta di rinnovo al ribasso dopo avergli pagato 12 milioni di euro a stagione.

Jorge Lorenzo, Ducati Team, a Venezia
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team, a Venezia
Jorge Lorenzo, Ducati Team, a Venezia
Jorge Lorenzo, Ducati Team, a Venezia
Jorge Lorenzo, Ducati Team, a Venezia
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team, a Venezia
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team

Nelle ultime due stagioni Jorge Lorenzo ha ricevuto complessivamente 25 milioni di euro che, sommati al patrimonio accumulato nei 9 anni da pilota Yamaha ufficiale in MotoGP, gli permetteranno di vivere tranquillo per il resto della sua vita. Non solo lui, ma anche le 4 o 5 generazioni a venire.

Lorenzo ha un grande senso di lealtà, che, unito alla sua testardaggine, gli ha permesso di continuare a credere nel binomio con la Ducati quando ormai già da tempo più persone nel mondo della MotoGP avevano smesso di puntarci.

Tuttavia, lo spagnolo si sente in debito con il team che ha creduto in lui. Non solo per il grande stipendio che percepirà sino al termine della stagione, ma per l'impegno che le parti hanno investito nel progetto.

E' per questo che Jorge continua ad avere fiducia di poter cucirsi la Desmosedici addosso, nonostante i piani iniziali prevedessero un adattamento molto più rapido di quello avvenuto sino a ora.

Mentre tenterà di domare la Rossa, Jorge è al lavoro per trovare una moto in vista del 2019. E' in attesa che il progetto team satellite Yamaha si concretizzi, specialmente dopo le parole dell'amministratore delegato della Ducati Claudio Domenicali, pronunciate la settimana scorsa.

Il vertice di Borgo Panigale aveva affermato di non vedere il senso di portare il rapporto in là nel tempo con Lorenzo, qualora non avesse dato i frutti. E questi, si sa, stanno stentando ad arrivare.

Con l'addio di Jorge, Danilo Petrucci e Jack Miller sono i piloti più accreditati per ereditare la sella della Desmosedici GP ufficiale.

Sino a oggi Lorenzo avrebbe accettato un rinnovo al ribasso, con uno stipendio molto inferiore a quello attuale, simile a quello che percepirà Dovizioso sino al termine dell'anno: un milione e mezzo più bonus a seconda dei risultati ottenuti. Dopo le parole di Domenicali non più.

Lorenzo è il primo a riconoscere di non aver rispettato le aspettative ed è proprio per questo che avrebbe voluto finire il lavoro per cui era stato ingaggiato. Ma Jorge non è disposto ad accettare che qualcuno parli di Miller e Petrucci come scelte migliori di lui, perché lui ha vinto l'unico titolo nell'egemonia di Marc Marquez e ha battuto Valentino Rossi sulla sua stessa moto.

L'obiettivo di Lorenzo rimane comunque il medesimo, anche se il messaggio che desidera trasmettere è cambiato. Se fino a ora il suo obiettivo era cercare di emulare Casey Stoner, l'unico in grado di vincere il titolo con la moto italiana, ora cercherà di portare a casa almeno una vittoria prima del termine della stagione per dimostrare a Domenicali e a coloro che la pensano come lui che stanno commettendo un errore tremendo. E magari farli pentire di quello che hanno detto.

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