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Meeting tra i costruttori MotoGP per contenere i costi

I sei costruttori del Campionato del Mondo MotoGP si incontreranno mercoledì in videoconferenza per concordare le misure per ridurre i costi, compreso il congelamento dei motori di quest'anno fino alla fine del 2021.

Alex Marquez, Repsol Honda Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Alex Marquez, Repsol Honda Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

I sei costruttori coinvolti nel Campionato del Mondo MotoGP, Honda, Yamaha, Ducati, Suzuki, KTM e Aprilia, raggruppati nell'MSMA (Associazione Costruttori) terranno un summit in videoconferenza mercoledì, dopo un primo incontro online che si è tenuto venerdì scorso.

I produttori si riuniranno inoltre per discutere una serie di misure volte a contenere i costi nel bel mezzo di una stagione sospesa, senza una data di inizio prevista, a seguito dell'epidemia di COVID19.

Tra le proposte avanzate dai team principal, forse la più importante è quella di fermare lo sviluppo dei prototipi per il 2021, indipendentemente dal fatto che si svolga o meno il Mondiale 2020.

Motori congelati

In un comunicato ufficiale rilasciato il 23 marzo, MotoGP e FIM hanno annunciato che l'omologazione dei motori per la stagione 2020 sarà effettuata in remoto e che le specifiche saranno inviate telematicamente all'ufficio tecnico FIM per la verifica.

Questo significa che i motori che i team hanno portato in Qatar per la prima gara, che è stata sospesa a causa dell'epidemia di COVID19, saranno congelati per l'intera stagione 2020, se mai si dovesse verificare.

Ora, come verificato da Motorsport.com tramite fonti interne ai team, le squadre stanno valutando la possibilità che questi stessi motori (che sono ancora in custodia in Qatar) durino fino alla fine della stagione 2021, e che non potranno essere sviluppati fino al prossimo anno, in vista del 2022.

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Alla prima proposta si collega anche il congelamento dello sviluppo del pacchetto aerodinamico, che per regolamento può essere modificato solo una volta all'anno.

Secondo quanto ha appreso Motorsport.com, cinque dei sei produttori hanno risposto positivamente a questa proposta, e questo permetterebbe di procedere con un voto a maggioranza.

Tuttavia, la MSMA non può prendere questa decisione da sola. Deve trasmetterla alla Grand Prix Commission, composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna), Paul Duparc (FIM), Hervé Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), che è l'unico che può apportare questa modifica al regolamento.

Anche se non ufficialmente, anche la FIM sarebbe sulla stessa lunghezza d'onda.

"E' un passo logico e i lavori sono in corso, ma non è ancora stata presa una decisione definitiva" ha detto un membro della Federazione a Motorsport.com, "Se alla fine verrà disputata, la stagione 2020 sarà ridotta e mantenere i motori congelati per un altro anno sarebbe la cosa più sensata da fare.

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