Marquez "spia" Vinales: basta una scia per creare le prime tensioni?
Oggi il campione del mondo si è messo a seguire il rivale della Yamaha, che si è sentito obbligato ad interrompere il long run, mandandogli un messaggio chiaro: "La prossima volta toccherà a me infastidirlo...".
Foto di: Michelin Sport
Dopo i primi due test collettivi della stagione sembra prospettarsi un duello tutto spagnolo ai vertici della MotoGP. Ovviamente i galloni di favorito spettano a Marc Marquez, essendo il campione in carica, ma il pilota di Cervera sembra aver già trovato un nuovo avversario molto accreditato in Maverick Vinales, perché il connazionale pare pronto a fare un salto di qualità importante ora che guida una Yamaha.
L'ex iridato della Moto3 ha concluso al primo posto anche la tre giorni di Phillip Island, concedendo il bis di quanto già fatto in Malesia. E in entrambi i casi nella sua scia c'è stata la Honda con il #93.
Proprio un gioco di scie oggi ha portato un pizzico di tensione tra i due, con Maverick che si è lamentato di aver dovuto abortire un long run perché non riusciva a togliersi di dosso Marc, che lo seguiva forse con l'intento di provare a prendergli le misure.
"Non so cosa dire. Di sicuro non voglio creare polemiche, ma non è normale. Stavo facendo una simulazione gara poi è arrivato e si è messo alle mie spalle" ha raccontato Vinales. "Quando vedi piloti come Valentino o Marc non puoi continuare a spingere, perché sai che sono lì per studiarti. E' un peccato perché così ho dovuto interrompere il long run e stavo girando sull'1'29" basso".
Il pilota di Roses poi se l'è cavata con una battuta: "Sapevo che era dietro di me e che mi stava marcando. Ma non mi volevo fermare perché stavo facendo un long run... Vorrà dire che la prossima volta toccherà a me infastidirlo".
Dal canto suo, Marc si è limitato a dire che vedere la Yamaha in azione è stata un'esperienza interessante: "Oggi sono entrato in pista per un run ed ho visto che passava Vinales. Sono riuscito a recuperare il gap su di lui e poi l'ho seguito per un paio di giri: è stato interessante, ma lo è sempre vedere le altre moto".
Il tre volte iridato della MotoGP poi ha sottolineato comunque di aver osservato da vicino anche il resto della concorrenza: "Ho seguito anche diverse Ducati e tutte le moto che penso che possano essere forti. Per esempio la Suzuki, che mi sembra davvero una buona moto".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont ed Andrew Van Leeuwen
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