Marquez: "Quartararo mostra il vero potenziale della Yamaha"
Su un circuito su cui è solitamente è il dominatore assoluto, Marc Marquez ha dovuto attendere la FP2 per piazzare il miglior crono della giornata e piazzarsi davanti ad Alex Rins e Fabio Quartararo, leader in mattinata.
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Gold and Goose / Motorsport Images
Con due pole consecutive e tre finora quest'anno, Quartararo è diventato un po' il riferimento in prova, con Marquez che non stava davanti dalla FP1 di Barcellona. Con il francese che ha chiuso terzo, nel turno del pomeriggio è arrivata però la risposta del pilota della Honda, che si è portato in cima alla lista dei tempi.
"Stiamo lavorando con due telai diversi e, a seconda di come siamo messi, continueremo a farlo anche domani, perché entrambi hanno aspetti positivi e negativi. Non abbiamo ancora una scelta chiara" ha spiegato Marc a fine giornata.
"Quest'anno dobbiamo inclinare molto la moto, perché non gira molto. Non perché è il mio stile o perché mi piace, ma perché ne ho bisogno. Questo è quello che cerchiamo di trovare con il telaio nuovo" ha aggiunto.
Il vantaggio di avere un grande feeling con questo circuito permette al pilota della Honda di partire da una base solida questo fine settimana.
"In Olanda non eravamo al 100% con il set-up di base ed è per questo che ci siamo concentrati soprattutto su una moto. Qui più o meno eravamo a posto fin dall'inizio".
A questo punto gli è stato domandato se si sia già fatto un'idea del valore dei suoi rivali, specialmente nella lotta per il giro secco.
"I due rivali principali sono Quartararo e Vinales. Anche Rins è molto veloce, ma soprattutto sul giro secco" ha valutato.
"Se non avessi messo una gomma morbida, non saremmo primi, ma è passato davvero molto tempo dall'ultima volta che ne avevamo montata una al venerdì. Mi sono trovato molto bene sin dalla prima sessione" ha detto a proposito della gomma montata per il "time attack".
Marquez poi ha sottolineato che secondo lui chi vede una Yamaha non all'altezza della competizione in questa stagione, sbaglia.
"Fabio è molto veloce e, se diamo un'occhiata ai tempi di oggi, ci si rende conto che è vicino a Vinales e a me in termini di ritmo. E' Quartararo che mostra il vero livello della Yamaha".
Una bella pressione per un esordiente di soli 20 anni: "Penso che la pressione sia più grande su Fabio, perché ci sono pochi piloti francesi in griglia. In Spagna invece ce la dividiamo in diversi, ma sta sfruttando molto bene la situazione, perché al primo anno in MotoGP è buona qualsiasi cosa che tu riesci a fare. Il problema arriva quando devi vincere. Nel 2013, infatti, non avevo la stessa pressione che ho ora. Ma credo che Fabio abbia fatto crescere anche Vinales e Rossi".
Ancora una volta poi gli è stato domandato delle voci legate al futuro di suo fratello Alex in MotoGP.
"In questi casi devi seguire ciò che ti dice la testa. Se sai che stai andando su una squadra in cui soffrirai e non potrai fare meglio del 12esimo posto, è meglio restare in Moto2. Se avesse 27 anni sarebbe diverso, ma ne ha solo 23" ha concluso.
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