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Marquez: "Più contento dei 33 punti su Dovi che della vittoria"

Marc si gode il successo di Phillip Island, arrivato al termine di una gara "da Moto3" per la grande battaglia. Inevitabile però non pensare a Sepang: "Proverò a vincere il Mondiale, altrimenti ce la giocheremo a Valencia".

Podio: il vincitore della gara Marc Marquez, Repsol Honda Team,

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Pole sitter Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Second place Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Pole sitter Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team

"Onestamente oggi sono più contento dei 33 punti di vantaggio che della vittoria". E' stato molto chiaro Marc Marquez ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD, subito dopo aver firmato la sua sesta vittoria stagionale a Phillip Island. Un successo pesantissimo, perché appunto gli ha permesso di allungare tantissimo su un Andrea Dovizioso in ombra, che non è riuscito a fare meglio del 13esimo posto finale.

Questi 33 punti gli offriranno una grande opportunità tra appena una settimana, perché a Sepang potrà anche permettersi di perdere 7 punti nei confronti del ducatista e in questo modo centrare il suo quarto titolo iridato della classe regina. Quello malese, sulla carta, non è il tracciato più favorevole alla Honda, ma Marc sicuramente proverà a chiudere i giochi.

"E' un vantaggio importante, ma devo rimanere calmo. Proverò a vincere il Mondiale in Malesia, ma se non sarà possibile ce la giocheremo a Valencia. Sappiamo che in Malesia soffriamo un po' di più rispetto alla Ducati ed alla Yamaha. La nostra moto però è cambiata molto rispetto a quella con cui eravamo andati a Sepang per i test invernali, quindi vediamo come si comporterà.".

Prima di pensare alla prossima tappa c'era però da commentare una gara strepitosa, che ha visto ben sette piloti agguerriti a lottare per la vittoria fino a 5-6 giri dalal fine, quando lo spagnolo è riuscito a cambiare ritmo e ad involarsi solitario verso la vittoria.

"Oggi era importante finire davanti a Dovi e ho iniziato la gara con calma, cercando di scaldare bene le gomme. Ma già dopo due o tre giri ho avuto un contatto con Zarco alla curva 4. Poi siamo stati parecchio in gruppo, con Valentino, Vinales, Iannone, Miller e ci siamo dati grande battaglia. Sembrava quasi una gara di Moto3 ed ho un po' sofferto, perché sapevo che cadendo avrei perso tanti punti per il campionato" ha spiegato Marc.

"A metà gara ho guardato due volte indietro per vedere dov'era Dovi, perché avevo il ritmo per provare a mettermi davanti ed allungare. Però ho preferito rimanere calmo fino a cinque giri dalla fine, poi ho attaccato al massimo e sono andato a prendermi la vittoria" ha aggiunto.

Quando gli è stato chiesto se dal muretto gli arrivavano degli aggiornamenti sulla posizione di Dovizioso, il #93 ha rivelato che è stato lui a chiedere di non dargliele e che quando si girava indietro era appunto alla ricerca del rivale della Ducati.

"Ogni tanto guardavo indietro proprio per cercare di capire dove fosse Dovi. Prima della corsa avevo detto ai ragazzi che non volevo le indicazioni di dove fosse Dovi, ma che volevo solo le normali indicazioni sulla gara. Da metà gara in avanti quindi ho cercato di capire dove fosse, anche se la mia strategia di gara era già deciso: avrei attaccato negli ultimi 6-7 giri".

Oggi ha stupito anche la sua scelta di montare la gomma soft al posteriore, visto che di solito Marc monta sempre delle mescole più dure rispetto agli avversari. Stavolta però ha preferito giocarsela alla pari, anche perché le condizioni della gara erano particolarmente incerte.

"Io volevo partire con la soft, ma la squadra ha cercato di convincermi ad utilizzare la media, perché dicevano che probabilmente sarebbe stata migliore alla fine della gara. Nel giro per andare in griglia però non ho avuto buone sensazioni e quindi ho preferito mettermi alla pari con la maggior parte degli altri per giocarmela nelle stesse condizioni".

Anche se Zarco è stato molto aggressivo, l'incubo di Marquez è stato soprattutto Iannone, perché temeva che si volesse vendicare di quando ieri gli ha tirato un "gancio" in Q2, facendo finta di tornare in pista e rientrando al box per evitare di concedergli la scia nel secondo run.

"Avevo paura che Andrea si volesse vendicare della finta che gli abbiamo fatto ieri per evitare di dargli la scia nel secondo run della Q2" ha scherzato, aggiungendo: "L'abbiamo pensata insieme al mio capo meccanico per evitare che mi prendesse la scia. La prossima volta però ci dovremmo inventare qualcosa di diverso (ride)" ha concluso.

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