Marquez: "Oggi non male, ma ho fatto un incidente molto strano"
Il campione del mondo è finito a terra con il prototipo Honda 2020, demolendolo. "Quando usi una moto con tante cose nuove, non conosci mai perfettamente le sue reazioni".
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Marc Marquez ha chiuso al quinto posto nella classifica generale il primo dei due giorni di test post stagionali di MotoGP svolto oggi sul tracciato "Ricardo Tormo" di Valencia, alle spalle di 3 Yamaha e della Ducati in configurazione ibrida di Andrea Dovizioso.
La giornata del campione del mondo in carica della serie non era partita male. Ha iniziato a fare comparative tra la moto 2019 e il prototipo ibrido, dotato di numerose soluzioni in ottica 2020 che comprendevano un nuovo telaio e novità di motore.
Il suo lavoro è stato però fermato da un incidente alla Curva 10, pochi istanti dopo essere uscito dalla corsia box per iniziare uno dei suoi run. "Sono contento di questa giornata. Abbiamo preso contatto per la prima volta con la moto 2020, abbiamo avuto le prime idee di come va e fatto i primi passi. Non è andata male, abbiamo migliorato in alcune aree".
"E' vero che poi ho fatto uno strano incidente uscendo dai box ma, a parte quello, non abbiamo avuto problemi derivanti dalla moto. E' stato solo uno strano incidente. Ma sono felice perché abbiamo iniziato a lavorare nella giusta direzione. Siamo già concentrati su domani, quando lavoreremo su cose un po' diverse. E' stato un giorno normale".
Marquez ha continuato a parlare dell'incidente, sottolineando quanto sia stato strano. Nella scivolata, la sua RC213V ibrida è andata demolita a causa di una serie di evoluzioni sulla sabbia della via di fuga, mentre Marquez non ha avuto alcun problema ed è tornato subito ai box.
"L'incidente è stato molto strano. La moto era distrutta e ho visto che c'erano tanti pezzi sparsi nella via di fuga. Sono uscito dai box molto piano, ma quando ho cambiato marcia la moto mi ha fatto volare via. Ero sulla moto prototipo 2020, ci sono ancora tante cose da capire. Non è stato un problema meccanico, ma a volte quando provi cose nuove non ti aspetti certe reazioni dalla moto e l'incidente è stato molto strano. Sono fortunato, perché non ha causato danni seri e non cambierà i piani per domani. Questa era la cosa più importante per continuare a lavorare nella medesima strada di oggi".
"Oggi abbiamo provato alcune cose 2020. Non l'intera moto 2020, ma alcune cose. Le cose provate erano, alcune di queste, modifiche al motore. Non sono andate male. Considerando il punto di partenza credo sia andata bene. Il carattere del motore è più o meno simile a quello che abbiamo usato quest'anno e stiamo provando a lavorare in aree differenti. Ma il primo contatto non è andato male. Domani dovremo continuare a lavorare perché devo capire un po' di cose".
Marquez e Crutchlow hanno lavorato sodo per provare nuove cose in ottica 2020, ma i due non hanno lavorato sullo stesso materiale. Domani, inoltre, proseguiranno con la valutazione di nuove componenti, ma sempre su cose differenti per aiutare Honda nel lavoro di sviluppo che dovrà fare nel corso dell'inverno in vista dei test 2020.
"Crutchlow ha provato cose diverse dalle nostre e anche domani avremo una strategia differente nei test. Lui e io siamo i due piloti indicati per provare cose nuove. Stiamo lavorando non assieme, ma in due modi diversi per capire più cose per Honda. Questi test e quelli di Jerez saranno molto importanti, perché poi Honda avrà il tempo per migliorare".
Non poteva mancare un parere su quanto fatto oggi dal fratello Alex, nel giorno del suo debutto ufficiale in MotoGP fatto in sella a una Honda RC213V 2019 gestita dal team LCR di Lucio Cecchinello. "Penso che Alex sia entrato in pista troppo presto. Forse in pista c'erano appena 3 piloti e ho pensato: 'Lui non conosce le Michelin e le MotoGP su una pista molto fredda'. Quando non hai esperienza pensi di poter andare in pista".
"Michelin sta lavorando molto bene, ha portato gomme molto morbide, ma quando è così freddo è molto difficile e questa mattina era estremamente freddo. Sfortunatamente per lui, perché quando cadi per la prima volta perdi tanta confidenza. Ha fatto una progressione, è andato pass dopo passo. Non l'ho seguito molto perché ero concentrato sul mio lavoro. Ma tutti sanno quanto sia difficile la MotoGP, anche capire la Honda è difficile, dunque lui ha solo bisogno di continuare a lavorare passo dopo passo".
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