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Marquez: "Non siamo da vittoria o da podio"

Marc Márquez partirà dalla seconda fila della griglia per il Gran Premio d'Austria, nonostante questo però ha assicurato: "Non siamo qui per vincere, né per il podio".

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

L'otto volte campione del mondo ha messo i freni su qualsiasi tipo di aspettativa in vista della gara di domenica al Red Bull Ring, dopo aver centrato la seconda fila della griglia per il Gran Premio d'Austria.

Il pilota della Honda ha detto che questa posizione "non è reale" e che, guardando indietro nel fine settimana, non è in grado di lottare per le prime tre posizioni.

"La nostra posizione reale era di qualificarci dal settimo al nono posto. La seconda fila è venuta fuori perché c'era un'opportunità e l'abbiamo preso," ha confessato il pilota Honda.

"Non siamo da vittoria o da podio. Entrare nei primi cinque sarà difficile, anche il sesto posto è più realistico. In gara c'è molto ritmo. Tutto dipenderà dai primi giri e se non perdo troppo tempo e mi allontano dai piloti dietro, questo mi aiuterà negli ultimi giri, ma sarà una gara molto lunga", ha avvertito.

Márquez ha spiegato sabato che questo fine settimana sta facendo un sacco di lavoro, testando parti e lavorando sulla moto del futuro, piuttosto che rendere la sua RC213V pronta per questo weekend.

"Lo scorso fine settimana e fino alla FP3 di oggi abbiamo lavorato per il futuro. In FP4 ho impostato quello che mi piace. Con una moto so che l'obiettivo è di finire più vicino al primo, non 17 secondi indietro come domenica scorsa", ha ricordato.

La pioggia, in queste circostanze, può essere il miglior alleato di Marc.

"Se piove, si aprono tutte le opzioni: quelle di fare una buona gara e anche quelle di cadere. È un grande punto interrogativo. Sulla carta siamo più competitivi sul bagnato, il che non è buono", ha ammesso.

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Viñales ha fatto la cosa giusta

La notizia del fine settimana è stata la sospensione di Maverick Viñales da parte della Yamaha, che sabato ha visto un nuovo capitolo con il pilota che si è scusato con il marchio.

"Maverick ha fatto la cosa giusta, quello che doveva fare", ha detto Márquez.

"Il comportamento dello scorso fine settimana non è stato positivo per la Yamaha. Si è messo in pericolo, ma oggi ha fatto la cosa giusta e la cosa più logica è che a Silverstone sarà di nuovo in pista con la Yamaha, e finire la stagione. Se fossi in lui, cercherei di finire l'anno il meglio possibile, perché è molto giovane, ha molti anni davanti a sé e queste cose possono farti male in futuro", gli ha consigliato il pluricampione.

Mentre Márquez, il pilota con più pole position della storia, non ne ha ottenuta una dal 2019, quest'anno stiamo vivendo l'esplosione di un rookie come Jorge Martín, che ha già tre pole position, due podi e una vittoria nel suo anno da rookie. Un inizio che ricorda molto quelli di Marc, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa.

"Jorge Martín sta facendo un ottimo lavoro. È molto veloce, come ha dimostrato in Qatar con una gara molto buona dove ha condotto quasi tutti i giri. La settimana scorsa ha fatto una gara perfetta e penso che lo farà di nuovo domani perché ha il ritmo migliore ed è il più veloce. Ma ora dobbiamo capire il suo livello su altri circuiti. Su questa pista è sempre stato molto veloce. Già l'anno scorso in Moto2 ha vinto la gara, anche se gliel'hanno tolta per aver calpestato il verde. Dobbiamo vederlo a Silverstone, Aragon e altre piste. E se continua ad essere veloce, sarà sicuramente un chiaro contendente per il titolo l'anno prossimo". La parola di un campione.

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