Marquez: "Non sarei sorpreso se Lorenzo fosse primo in FP3"
Marc Marquez ha chiuso solamente quarto nella seconda sessione del GP di Spagna a Jerez, nella quale ha "studiato" il compagno di squadra Jorge Lorenzo, rimanendone positivamente impressionato.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il pilota della Honda, arrivato ad Austin con il desiderio di recuperare ciò che ha perso con la caduta di Austin, ovvero la leadership iridata, ha fatto segnare in mattinata il miglior tempo, ma poi nel pomeriggio si è piazzato alle spalle delle due Ducati ufficiali e di Cal Crutchlow.
"Sembra che le due Ducati ufficiali stiano andando davvero forte, ma anche Crutchlow e Lorenzo questa mattina. Ma penso che arriveranno anche le Yamaha" ha spiegato il pilota di Cervera alla conclusione della prima giornata di prove a Jerez.
"Il grip della pista cambia a seconda che si tratti delle zone riasfaltate o meno" ha spiegato il catalano, che ha continuato ad elencare tutti i punti del circuito in cui è statao rinnovato.
Per questo, secondo lui le informazioni raccolte nel test della fine dello scorso anno sono di scarsa utilità: "Abbiamo iniziato con un set-up diverso da novembre".
Uno dei momenti più curiosi della FP2 lo si è vissuto quando Marc è andato a prendere la ruota di Jorge Lorenzo, per studiare come si comporta il compagno di squadra.
"Ho seguito Jorge perché stamattina è stato molto veloce. Ho visto i suoi punti forti, come ad esempio l'ingresso in curva, e anche quelli deboli, che però non vi dirò" ha detto.
"Quello che mi ha sorpreso di più è la sua fiducia in ingresso di curva: frena molto tardi e lascia correre la moto. Inoltre in percorrenza è molto veloce. E' uno dei migliori, se non il migliore in questo aspetto" ha aggiunto.
"Qui c'è molto grip e quando è così, Jorge va molto veloce. Non sarei sorpreso se domani mattina fosse primo in FP3".
Oggi sia la Yamaha che l'Aprilia hanno portato al debutto i loro spoiler sul forcellone, soluzione che la Honda aveva già provato ad Austin.
"Non abbiamo intenzione di provarlo di nuovo, almeno fino ai test che faremo qui lunedì".
Ieri Marc aveva anche rivelato che la sua caduta ad Austin è stata dovuta ad un problema tecnico. Pur senza voler dire di cosa si è trattato, non ha negato la possibilità che sia stato qualcosa legato al freno motore.
"Sono molto contento perché abbiamo fatto un passo avanti relativo al problema delle prime tre gare. In Giappone hanno lavorato molto e ora il comportamento del motore è molto più prevedibile. Quando vedi che in fabbrica reagiscono molto velocemente, è una grande motivazione" ha spiegato.
"Ci sono dei piccoli problemi di gioventù, ma ho una moto che è in grado di lottare per la vittoria in tutte le gare" ha concluso.
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