Marquez: "Nel 2013 chiesi di cambiare il punto in cui è caduto Pirro!"
Il campione del mondo in carica della MotoGP ha parlato dell'incidente del collega della Ducati, ma anche della sua giornata: "Abbiamo fatto passi avanti, ma possiamo migliorare in 2 o 3 punti".
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Marc Marquez è stato uno dei piloti che è restato maggiormente colpito dall'incidente di Michele Pirro, avvenuto questo pomeriggio nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio d'Italia sul tracciato toscano del Mugello.
Il campione del mondo in carica della serie ha ammesso di non aver visto il replay, ma di aver passato momenti di preoccupazione per lo stato di salute del collega della Ducati, caduto rovinosamente alla San Donato.
"Non ho visto il replay. E' stato un momento molto delicato per tutti. In quel punto si va molto forte, uno dei più difficili di tutto il Mondiale. In quel punto uno ha paura. Il rischio fa chiudere un po' il gas ai piloti. In quel punto sono caduto nel 2013 e sono stato molto fortunato. Speriamo che Michele stia bene".
"Fa bene vedere cosa accade in determinati incidenti. A quel punto moderi il gas nel fine settimana. Dai il massimo solo nel giro veloce. Sappiamo bene che cadere in quel punto può portarti a perdere un paio di gare".
Marc ha poi svelato di aver chiesto di cambiare il punto in cui è caduto Pirro ben 5 anni fa. La sua richiesta, però, è rimasta tale: "Già nel 2013 chiesi di cambiare quel punto, perché la moto si muoverebbe meno e sarebbe meno rischioso di come invece è ora. Ma non è stato fatto nulla".
Per quanto riguarda le sue prestazioni mostrate oggi, Marquez si è mostrato moderatamente soddisfatto: "Nei test è stato più facile lavorare, anche se c'era una temperatura più bassa".
"Oggi hanno girato tutti i più forti, ma nel pomeriggio abbiamo fatto un passo avanti. Abbiamo ancora due o tre cose da migliorare, anche se è stato un giorno positivo per noi. Abbiamo spazio per migliorare".
"Qui hanno portato le gomme usate all'inizio della stagione scorsa, quando caddi parecchie volte. Per qualche motivo le hanno portate qui e non sappiamo come farle lavorare a fovere. Dobbiamo provare di più".
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