Marquez: "La Suzuki ora è pronta per lottare per il Mondiale"
Marc Marquez ha ottenuto il secondo tempo nella FP2 ed il terzo nella prima giornata di prove del Gran Premio della Malesia di MotoGP.
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Il pilota della Honda ha chiuso a soli 93 millesimi dal miglior tempo di Alex Rins nella sessione pomeridiana, ma è stato superato anche da Andrea Dovizioso nella classifica combinata, nonostante il ducatista non sia riuscito a migliorare il suo tempo nella FP2.
Nonostante questo piccolo ritardo nei confronti della Suzuki, Marc ha catalogato la GSX-RR come una moto già pronta per battagliare con quelle delle grandi case.
Anche se il tempo segnato nel pomeriggio lo ha portato nelle prime posizioni, il campione del mondo ha faticato tutto il giorno a trovare il feeling con la sua Honda, rendendosi protagonista di quattro salvataggi in extremis da potenziali cadute.
"Li avete visti in TV: ho fatto ben quattro salvataggi in una sessione, un record. Questo significa che non siamo a posto" ha detto Marquez.
"Al mattino mi sentivo meglio rispetto al pomeriggio. Abbiamo messo la gomma dura davanti e non riuscivamo a mandarla in temperatura. Quando ho messo la media, è andata meglio. L'obiettivo domani è cercare di non forzare troppo l'anteriore, perché tutti quei salvataggi erano dovuti al fatto che si chiudeva il davanti" ha spiegato.
Riguardo all'uomo da battere per la gara di domenica, Marc lo ha indicato in Andrea Dovizioso.
"Dovizioso ha qualcosa in più degli altri, ma non sono sorpreso che la Suzuki stia andando così veloce. La Suzuki ora è pronta per lottare per il Mondiale. Da Aragon stanno andando molto bene" ha detto il pilota della Honda.
"La Suzuki gira molto bene a centro curva. Il suo punto debole forse è la mancanza di velocità massima, ma con queste caratteristiche ha molta trazione. La bellezza della MotoGP è che ci sono quattro marchi in grado di lottare per il titolo" ha aggiunto facendo riferimento a Honda, Ducati, Suzuki e Yamaha.
"Anche la Yamaha ha fatto un passo avanti dalla Thailandia e questo è uno dei circuiti su cui sapevamo che avremmo potuto soffrire. Ecco perché penso che il nostro obiettivo sia il podio" ha concluso il #93.
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