Marquez: "In pista devi essere egoista e guardare sempre il tuo interesse"
Lo spagnolo ha conquistato la pole tra le polemiche per aver atteso Dovizioso nel secondo giro e sfruttato la scia della Ducati. Per domani Marc vede le Yamaha quali moto da battere.
Pole sitter Marc Marquez, Repsol Honda Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo essersi nascosto in occasione delle FP2, Marc Marquez, giunto al Mugello con la febbre, ha scoperto le carte in qualifica ed ha conquistato la pole position sul tracciato italiano grazie, soprattutto, alla strategia utilizzata contro la Ducati di Andrea Dovizioso.
Petrucci e Dovizioso sono usciti insieme dalla corsia box nella Q2 nel primo tentativo, ma quando Danilo ha lasciato passare Andrea per consentire al forlivese di provare il giro veloce, è arrivato Marquez ad infastidire Dovizioso con un sorpasso duro ma corretto che ha comunque rovinato il giro dell’italiano.
Nel secondo tentativo, una volta montata gomma nuova, Marquez ha atteso a lungo il pilota della Ducati. Andrea, infatti, aveva la necessità di realizzare un giro veloce, e Marc ha sfruttato questa situazione per attaccarsi al codone della Desmosedici e ottenere la pole sfruttando la scia della Ducati numero 4.
Il campione del mondo è apparso euforico per la pole conquistata al Mugello ed ha spiegato quanto accaduto in qualifica.
“A volte in pista devi essere egoista, altre volte no, ma devi sempre guardare il tuo interesse. Il mio obiettivo era quello di fare un buon primo giro e poi cercare la scia nel secondo. Era la mia strategia. A volte devi essere intelligente e gestire la situazione a modo tuo”.
“Non pensavo di ottenere la pole, puntavo a partire dalla prima fila, ma quando ho visto Viñales e Quartararo che stavano andando molto bene ho pensato che avrei rischiato di avviarmi dalla seconda fila. La Yamaha ha meno potenza in rettilineo, ma nelle curve vanno molto bene. Domani saranno le moto i più difficili da battere”.
Nonostante lo spagnolo sia riuscito a conquistare la pole, non è apparso certo di poter far sua anche la gara. Anche in questo caso, come ieri, si tratta di pretattica?
“Non siamo in forma come negli altri grandi premi. Sapevo che avremmo sofferto ma lo stiamo facendo allo stesso livello degli altri. Domani saremo pronti a lottare per il podio”.
Marc ha poi spiegato quanto accaduto nelle FP3 con Mir. Il pilota della Suzuki è stato chiamato dai commissari a fine sessione.
“Mi sono arrabbiato con Mir. Solitamente non mi viene perdonato nulla a differenza degli altri. Sono arrivato molto velocemente, sicuramente non mi ha visto, ma anche lo scorso anno io non ho visto Iannone in Malesia e mi hanno sanzionato. Abbiamo giocato duro, è stato un momento pericoloso e fortunatamente non è successo nulla, ma in quel mi sono arrabbiato un po’".
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