Marquez firma la pole a Phillip Island, Dovizioso è solo 11esimo
Il pilota della Honda vola e rifila tre decimi alle Yamaha di un ritrovato Vinales e di Zarco. Stupisce Iannone quarto, mentre Valentino è settimo. Disastrosa la qualifica delle Ducati: Dovizioso è in quarta fila e Lorenzo in sesta.
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Marc Marquez ha gettato le basi per tentare di nuovo la fuga nel Mondiale. A Phillip Island il pilota della Honda ha dominato la giornata di sabato, mettendo la sua RC213V davanti a tutti nelle due sessioni di prove libere, ma soprattutto in Q2, andando a firmare la 72esima pole position della sua strepitosa carriera.
Un risultato che rischia di essere molto pesante se confrontato a quello del rivale nella corsa al titolo, perché Andrea Dovizioso domani prenderà il via addirittura dall'11esima posizione. E il problema del forlivese è che a mancare all'appello stavolta è stata proprio la Ducati, perché la sua è la miglior Desmosedici in griglia, anche se c'è un po' la sensazione che "Desmodovi" abbia perso il feeling dopo la caduta nella FP4.
Tornando alla pole di Marquez, lo spagnolo ha fatto davvero una gran differenza, perché è arrivato a firmare un 1'28"386 che sembrava un tempo irraggiungibile con le condizioni odierne, vista la temperatura abbastanza bassa e la pioggia caduta in mattinata.
Marc però ha letteralmente volato, staccando di ben 333 millesimi il diretto inseguitore, che a sorpresa è Maverick Vinales. Il pilota della Yamaha ama il tracciato australiano, ma per ora non aveva brillato nel corso di questo weekend. In qualifica però ha attaccato a testa bassa ed è riuscito a sfoderare un gran giro, beffando per 25 millesimi un'altra M1, ma con i colori Tech 3, ovvero quella di Johann Zarco. Il francese quindi scatterà dalla prima fila per la seconda gara consecutiva.
Per diversi minuti è andato davvero vicino all'impresa anche Andrea Iannone, che nel primo run ha sfruttato al meglio la scia di Marquez per piazzare un 1'28"937 che comunque gli ha permesso di piazzare la sua Suzuki al quarto posto, davanti alla Honda della Marc VDS schierata per Jack Miller. Anche l'idolo locale ha usufruito della scia del #93, ma il suo è un grande rientro, perché bisogna ricordare che una ventina di giorni fa si è fratturato la tibia della gamba destra, venendo anche operato successivamente.
La seconda fila è senza dubbio quella delle sorpresa, perché a completarla c'è la KTM di Pol Espargaro. Tra le altre cose, la Casa austriaca è riuscita a portare entrambe le RC16 in Q2, con Bradley Smith che si è portato a casa il nono posto in griglia dopo essere riuscito a realizzare il secondo tempo nella Q1.
Davanti al britannico, ad aprire la terza fila, troviamo Valentino Rossi. Il "Dottore" è stato il più veloce nella Q1, ma poi nella sessione decisiva non si è migliorato di molto e quindi si ritrova ad otto decimi dalla pole, ma anche a mezzo secondo dalla M1 gemella di Vinales. Tra lui e Smith c'è posto poi anche per l'Aprilia di Aleix Espargaro.
Detto dell'11esimo tempo di Dovizioso, il ducatista avrà due Honda ai suoi lati. Quella di Cal Crutchlow in decima posizione e quella di Dani Pedrosa in 12esima. Il britannico del Team LCR probabilmente avrebbe anche potuto fare qualcosina meglio, ma è incappato in una scivolata alla curva 4 proprio mentre si stava migliorando.
Per appena 119 millesimi Alex Rins non è riuscito a regalare alla Suzuki la gioia di portare entrambe le sue moto in Q2, ma lo spagnolo aprirà una quinta fila che dividerà con la Honda della Marc VDS affidata a Tito Rabat e con la Ducati Aspar di Karel Abraham.
E' stata una giornata disastrosa invece per Jorge Lorenzo. Ancora dolorante per la brutta caduta avvenuta alla curva 8 durante la FP3, il maiorchino della Ducati non è riuscito a trovare il ritmo in Q1 e domani scatterà dalla 16esima posizione.
E' andata anche peggio a Danilo Petrucci, che invece è finito ruote all'aria alla curva 10 proprio nel primo segmento della qualifica e si ritrova 18esimo con la sua Ducati Pramac, alle spalle anche della Desmosedici con i colori Avintia di Loris Baz.
Molta Ducati anche in settima fila, che si apre con le due Desmosedici di Hector Barbera e di Scott Redding, seguite da Broc Parkes, il veterano australiano chiamato dalla Yamaha Tech 3 a sostituire Jonas Folger, rientrato in Germania alla prese con una mononucleosi che potrebbe tenerlo lontano dalle piste per il resto della stagione.
Pur essendo fuori dal giro della MotoGP da diverse stagioni (aveva corso con la CRT della PBM nel 2014), Parkes è riuscito a togliersi la soddisfazione di mettersi dietro almeno un paio di moto, la Ducati Aspar di Alvaro Bautista e l'Aprilia di Sam Lowes.
Classifica Q2
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 8 | 1'28.386 | 181.168 | 335 | ||
2 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 9 | 1'28.719 | 0.333 | 0.333 | 180.488 | 337 |
3 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 8 | 1'28.744 | 0.358 | 0.025 | 180.438 | 336 |
4 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 8 | 1'28.937 | 0.551 | 0.193 | 180.046 | 337 |
5 | 43 | Jack Miller | Honda | 8 | 1'28.964 | 0.578 | 0.027 | 179.991 | 336 |
6 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 8 | 1'29.030 | 0.644 | 0.066 | 179.858 | 340 |
7 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 8 | 1'29.203 | 0.817 | 0.173 | 179.509 | 336 |
8 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 9 | 1'29.271 | 0.885 | 0.068 | 179.372 | 335 |
9 | 38 | Bradley Smith | KTM | 8 | 1'29.321 | 0.935 | 0.050 | 179.272 | 338 |
10 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 5 | 1'29.429 | 1.043 | 0.108 | 179.056 | 336 |
11 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 9 | 1'29.496 | 1.110 | 0.067 | 178.921 | 336 |
12 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 9 | 1'29.546 | 1.160 | 0.050 | 178.822 | 327 |
Classifica Q1
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 8 | 1'29.346 | 179.222 | 334 | ||
2 | 38 | Bradley Smith | KTM | 7 | 1'29.705 | 0.359 | 0.359 | 178.505 | 334 |
3 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 8 | 1'29.824 | 0.478 | 0.119 | 178.268 | 335 |
4 | 53 | Tito Rabat | Honda | 8 | 1'29.847 | 0.501 | 0.023 | 178.222 | 333 |
5 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 8 | 1'29.961 | 0.615 | 0.114 | 177.997 | 341 |
6 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 7 | 1'30.085 | 0.739 | 0.124 | 177.752 | 333 |
7 | 76 | Loris Baz | Ducati | 7 | 1'30.224 | 0.878 | 0.139 | 177.478 | 333 |
8 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 7 | 1'30.471 | 1.125 | 0.247 | 176.993 | 338 |
9 | 8 | Hector Barbera | Ducati | 8 | 1'30.543 | 1.197 | 0.072 | 176.852 | 342 |
10 | 45 | Scott Redding | Ducati | 8 | 1'30.806 | 1.460 | 0.263 | 176.340 | 329 |
11 | 23 | Broc Parkes | Yamaha | 7 | 1'30.889 | 1.543 | 0.083 | 176.179 | 329 |
12 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 8 | 1'30.900 | 1.554 | 0.011 | 176.158 | 340 |
13 | 22 | Sam Lowes | Aprilia | 8 | 1'31.158 | 1.812 | 0.258 | 175.659 | 328 |
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