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Marquez: "Dream team? Non mi piace, bisogna aspettare la fine dell'anno per chiamarlo così"

Durante la presentazione Honda a Madrid, il campione del mondo in carica ha spiegato di non gradire questa etichetta per la coppia formata da lui e Lorenzo. Poi ha scherzato sui test di Sepang e l'infortunio di Jorge: "Almeno uno dei due dovrà provare le novità".

Marc Márquez, Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Marc Márquez, Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Repsol Media

Non provate a parlare a Marc Marquez di "dream team". Anche se lui e Jorge Lorenzo insieme hanno vinto otto degli ultimi nove titoli messi in palio in MotoGP, durante la presentazione del Repsol Honda Team a Madrid, il campione del mondo in carica ha spiegato che non gli piace affatto questa etichetta, perché è convinto che debbe essere conquistata "sul campo".

"Essere in questa squadra significa dover lottare sempre per il podio, per la vittoria e per il campionato, altrimenti è un fallimento. 'Dream team'? Non mi piace, dobbiamo aspettare la fine dell'anno per chiamarlo così, dipende dai risultati" ha detto Marquez.

Lo spagnolo è reduce da un'operazione alla spalla sinistra che si è rivelata un po' più travagliata del previsto, ma dalla quale sembra ormai in via di guarigione, anche se non ha nascosto di aver sofferto abbastanza nel corso dell'inverno.

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"E' stato uno degli inverni più noiosi della mia vita, ma ho dovuto sacrificarmi per recuperare nel miglior modo possibile. C'è stata anche una piccola complicazione rispetto al cammino che ci aspettavamo, ma sapevamo che era un'operazione piuttosto aggressiva. Ancora non sono al 100%, ma l'obiettivo è esserlo per la prima gara in Qatar".

"Devo dire che qualche settimana fa il dolore era molto forte, al punto che ho preferito rimanere in ospedale un paio di giorni in più prima di tornare a casa. La cosa importante è che ora sono quasi pronto, che ho ricominciato ad allenarmi e a recuperare forza" ha proseguito il #93.

Marc poi si è lasciato sfuggire anche una battuta rivolta al nuovo arrivato Lorenzo, che solo lunedì è stato operato per la frattura dello scafoide sinistro.

"Tra un paio di settimane comunque dobbiamo scendere in pista in Malesia, anche perché Jorge è infortunato, quindi almeno uno dei due dovrà provare le novità".

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